Le borse europee proseguono deboli a metà seduta, mentre i future di Wall Street viaggiano sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib cede o 0,2% a 30.348 punti, cauto come il Dax di Francoforte (-0,07%), l’Ibex35 di Madrid (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%), mentre il Cac 40 di Parigi guadagna lo 0,1%.
Settimana ricca di dati macroeconomici ed eventi che vedrà, in particolare, domani la lettura sull’inflazione statunitense, mercoledì la decisione sui tassi della Federal Reserve mentre giovedì sarà il turno della Bank of England e della Bce, giornata nella quale verranno pubblicate anche le vendite al dettaglio a stelle e strisce.
Una serie di appuntamenti che dovrebbe fornire agli investitori nuove indicazioni utili a delineare le future mosse di politica monetaria, con gli operatori che hanno ridimensionato le previsioni sulle riduzioni del costo denaro a circa 110 punti base per i prossimi 12 mesi dai precedenti 125 punti base a seguito del solido job report diffuso venerdì scorso.
Dall’agenda odierna, il preliminare degli ordinativi di macchine utensili di novembre in Giappone ha registrato un calo del 13,6%, dopo il -20,6% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 146,2. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 75,1 dollari e il Wti (-1,2%) a 70,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa 2 punti base e da 180 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,05%.
Tornando a Piazza Affari, corre Fineco (+4,3%), la cui raccolta netta nel mese di novembre si attesta a 287 milioni, seguita da Amplifon (+1,1%), Saipem (+0,7%), Ferrari (+0,6%). Vendite in particolare su ERG (-1,9%) e Diasorin (-1,7%).