Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo, mentre Wall Street procede positiva, con l’attenzione rivolta soprattutto alle decisioni sui tassi di Bce e BoE.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,2% a 30.359 punti, in rialzo come il Ftse 100 di Londra (+1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%). Chiude appena sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,1%).
Oltreoceano, lo S&P 500 guadagna lo 0,3%, il Nasdaq e il Dow Jones lo 0,2%.
All’indomani della decisione della Fed, anche la Banca Centrale Europea e la Bank of England hanno lasciato i tassi di riferimento invariati.
La BCE ha mantenuto il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. Questa pausa rappresenta la seconda consecutiva nel ciclo di rialzi iniziato a luglio 2022.
La numero uno della Bce, Christine Lagarde, in merito alle aspettative dei mercati riguardo a possibili tagli dei tassi nella prima metà del 2024, ha dichiarato al termine della riunione del Consiglio direttivo: “Non abbiamo discusso affatto di un taglio dei tassi”, mentre sull’inflazione ha sottolineato: “Non dobbiamo abbassare la guardia”, spiegando che la BCE rimane dipendente dai dati.
La Bank of England (BoE) ha confermato il tasso di riferimento al 5,25%: anche in questo caso si tratta del secondo stop consecutivo. Andrew Bailey, Governatore della BoE, ha affermato che “c’è ancora della strada da fare nella lotta contro l’inflazione”.
Dall’agenda macro odierna, le vendite al dettaglio Usa hanno registrato, a novembre, un aumento dello 0,3%, contro il -0,1% delle attese e dopo il -0,2% di ottobre (rivisto da -0,1%).
Sempre sul fronte macro, nella settimana al 9 dicembre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state 202mila, al di sotto delle 220mila delle attese e delle 221mila della settimana precedente (dato rivisto da 220mila).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,10, mentre il cambio tra biglietto verde e yen scende a 141,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+3,4%) a 76,8 dollari e il Wti (+3,6%) a 71,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 168 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, balzo di Diasorin (+10%) in vista della presentazione del piano strategico al 2025, seguita da Cnh Industrial (+5,6%), TIM (+5,4%), Moncler (+4,5%). Chiudono in coda invece Monte Paschi (-6,0%), Bper Banca (-5,9%), Unicredit (-4,5%), Banco BPM (-3,8%).