Le borse europee chiudono miste, mentre Wall Street procede positiva, sullo sfondo di una fitta agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi a 30.374 punti, sostanzialmente invariato come il Dax di Francoforte (0,0%). Positivo il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre chiudono in calo il Ftse 100 di Londra (-0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,1%.
Venerdì ricco di appuntamenti macro, a partire dalla produzione industriale Usa, che a novembre ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile, rispetto al +0,3% delle attese e al -0,9% di ottobre.
Sempre negli Stati Uniti, a dicembre la lettura preliminare dell’indice Pmi Manifatturiero condotta da S&P Global si è attestata a 48,2 punti, al di sotto delle attese (49,5 punti) e della rilevazione finale di novembre (49,4 punti). L’indice relativo ai servizi è salito a 51,3 punti dai 50,8 punti della rilevazione precedente, rispetto ai 50,7 punti del consensus.
Restando in America, l’indice Empire State Manufacturing sull’attività manifatturiera dello stato di New York è sceso, a dicembre, a -14,5 punti dai 9,1 punti di novembre, peggiorando oltre le previsioni (2,0 punti).
Nel Vecchio Continente, la stima preliminare di dicembre dell’Indice PMI Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 44,2 punti, stabile rispetto al mese precedente ma sotto le attese degli analisti (44,6 punti). L’indice Servizi si è espresso in 48,1 punti, in calo rispetto a novembre (48,7 punti) e inferiore al consensus (49 punti).
In Italia, la lettura finale dell’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato a novembre un rialzo dello 0,6% su base annua, poco sotto al consensus e al dato preliminare, entrambi al +0,7%. La lettura finale di ottobre indicava un incremento dell’1,8%.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,091, il cambio tra biglietto verde e yen a 141,7. Tra le materie prime, in leggero calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 76,4 dollari e il Wti (-0,4%) a 71,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 169 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.
Tornando a Piazza Affari, guidano STM (+2,7%), Nexi (+2,4%), Leonardo (+2,4), TIM (+2,4%). Chiudono in coda invece Diasorin (-5,5%) dopo il rally del 10% di ieri in seguito alla pubblicazione del Piano Strategico 2024-2027, Campari (-2,9%), Bper Banca (-2,2%), Monte Paschi (-2,1%).