Avvio misto per le principali borse europee, nel giorno delle tre streghe, con l’attenzione sulle banche centrali e l’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 30.450 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,5%), flettono invece il Ftse 100 di Londra (-0,04%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,2%).
Gli investitori stanno digerendo i numerosi stimoli provenienti in questi giorni dalle banche centrali.
Dopo i toni accomodanti della Federal Reserve mercoledì, ieri anche la Banca Centrale Europea e la Bank of England hanno lasciato i tassi di riferimento invariati.
La BCE, inoltre, ha ridotto le stime sull’inflazione e annunciato la riduzione dei reinvestimenti in ambito Pepp a partire dalla metà del 2024.
La presidente, Christine Lagarde, in merito alle aspettative dei mercati riguardo a possibili tagli dei tassi nella prima metà del 2024, ha dichiarato al termine della riunione del Consiglio direttivo che non si è discusso affatto di un taglio dei tassi, mentre sull’inflazione ha sottolineato che non bisogna abbassare la guardia, aggiungendo che l’Istituto rimane dipendente dai dati.
Settimana prossima sarà la volta della Banca del Giappone. Si prevede che la BOJ lascerà la politica invariata, ma crescono le speculazioni secondo cui i politici potrebbero segnalare un’imminente fine della politica dei tassi negativi.
Dall’agenda macro di oggi, occhi sui PMI di dicembre (preliminare), di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti, l’inflazione armonizzata UE italiana di novembre (finale), l’indice manifatturiero New York Empire State di dicembre e la produzione industriale Usa di dicembre (preliminare).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,099 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 141,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,07%) a 76,6 dollari e il Wti (-0,03%) a 71,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,79%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio STM (+2,3%), Stellantis (+2%), Iveco (+1,6%) e Telecom (+1,4%), che ha prorogato a fine gennaio il termine per offerta KKR su Sparkle. In coda invece Campari (-3,4%), che ha avviato le trattative in esclusiva per l’acquisizione del brand Courvoisier da Beam Suntory, Bper (-2,5%), Banco BPM (-1,7%) e Amplifon (-1,1%).