Wall Street prosegue il suo rally senza alcuna interruzione cavalcando, o interpretando, positivamente le notizie settimanali giunte dalla riunione della Federal Reserve.
L’indice delle small caps sovra performance per la seconda seduta consecutiva e chiude esattamente a 2.000 punti, livello che non toccava dal primo trimestre 2022.
Più modesti i guadagni degli altri tre indici principali con il Dow Jones che si apprezza dello 0,4%, ma mette a segno tuttavia il secondo massimo storico consecutivo, lo S&P500 dello 0,3% e il Nasdaq dello 0,2%.
VIX in rialzo del due per cento a 12,5 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti proseguono la loro sensibile discesa con il Tbond che arretra di altri sette punti base e scivola al di sotto della soglia del quattro per cento fino al 3,94%.
Giornata ancora positiva per la gran parte delle materie prime che consolidano il rialzo della seduta precedente.
Il petrolio rimbalza di due punti e mezzo percentuali e ben al di sopra dei 70 dollari al barile, chiudendo a $71,5.
Metalli preziosi anch’essi ancora in denaro con oro e argento in progresso dell’uno percento e il palladio del cinque, quest’ultimo ripetendo l’esito positivo della seduta precedente.
Sul mercato valutario, il dollaro perde per la seconda seduta consecutiva nei confronti della moneta unica un’altra intera figura terminando a 1,099 e scivola pesantemente ancora anche rispetto allo yen giapponese fino a 141,5.