Imprendiroma – Volano valore della produzione e utile netto

Il Gruppo amplia l’attività al General Contractor di riferimento a livello nazionale e nel primo semestre 2023 consolida il posizionamento anche al di fuori della regione Lazio. Nel contempo rafforza la catena del valore, potenzia la struttura organizzativa, amplia il numero dei partner commerciali, sviluppa il sistema per monitorare gli obiettivi e la proattività ai cambiamenti delle norme conseguendo un valore della produzione di 47,7 milioni (47,1 milioni a fine dicembre 2022), mentre l’utile netto balza a 9,1 milioni (6,6 milioni nel FY2022). L’Ad Guerino Cilli ha commentato: “Siamo confidenti che nel secondo semestre si normalizzino le procedure di cessione dei crediti tributari e di proseguire con intensità il nostro progetto di sviluppo, mentre i risultati  a giugno sono stati conseguiti  grazie al contributo dei nostri collaboratori; realtà sempre più integrata e punto di riferimento nel settore della rigenerazione urbana.”

Modello di business

Imprendiroma opera nell’ambito della rigenerazione urbana e recupero di strutture immobiliari, grazie ad un approccio innovativo e una gestione aziendale improntata alla Sostenibilità e ai principi ESG.

Il Gruppo, composto dalla holding operativa Imprendiroma e da 4 società controllate, conta un team di oltre 200 persone, offrendo in modo integrato un ampio portafoglio di servizi di rigenerazione urbana, con progetti caratterizzati da un elevato contenuto energetico ed elevati standard qualitativi e architettonici. Per quanto riguarda le partecipate:

Noi Ristrutturiamo: si occupa dell’esecuzione diretta dell’opera, con interventi edili e manutentivi caratterizzati da un approccio artigianale e dall’affidabilità garantita da standard di eccellenza certificati;

ArimondiImmobiliare: è proprietaria della sede operativa e amministrativa di Imprendiroma. Nell’ambito della strategia di diversificazione del Gruppo, è la società su cui saranno veicolate le attività di sviluppo immobiliare in proprio, caratterizzate da uno spiccato valore sostenibile e innovativo a contenuto residenziale;

Next Factory: si occupa della gestione delle pratiche amministrative e fiscali dei progetti di efficientamento energetico relativi a commesse gestite da terze parti; inoltre, fornisce servizi formativi e pubblicitari a privati e società che operano nel settore dell’edilizia;

H501 City Hub: punta a divenire riferimento nella progettazione di interventi complessi di ristrutturazione («deep retrofitting») per edifici ad uso commerciale, culturale, abitativo o direzionale, rivolti prevalentemente ad investitori istituzionali.

Ultimi avvenimenti

Al 30 settembre 2023 il valore delle commesse contrattualizzate da eseguirsi nell’esercizio 2024 è pari a 35,1 milioni, riferito a progetti di carattere residenziale, pubblico e privato nonché artistico con la Santa Sede, a cui si aggiunge un portafoglio di proposte progettuali ulteriori rispetto alle iniziative già contrattualizzate per 69,5 milioni. Il backlog di commesse pari a 165,3 milioni da eseguirsi nel biennio 2022-2023 verrà completato entro il primo trimestre 2024.

I KPI su sostenibilità e impatto ambientale, costantemente monitorati dal Gruppo evidenziano, al 30 settembre 2023, 3.201 tonnellate di Co2 risparmiate su base annua grazie agli interventi realizzati e in corso di realizzazione (214.209 mq), corrispondenti ad un equivalente di 213.390 alberi piantumati (dati Edilclima monitorati secondo protocollo Enea).

Per il secondo anno consecutivo Imprendiroma è stata inserita tra le aziende “Leader della crescita 2024”, classifica realizzata da Il Sole 24 Ore e Statista. Il rapporto ha preso in analisi il periodo tra il 2019 e il 2022: nell’arco di questi 3 esercizi, i ricavi di Imprendiroma sono cresciuti a un tasso pari al 138,27%, posizionandosi al 35° posto su un totale di 500 aziende presenti nel ranking. La società si è inoltre qualificata in undicesima posizione per la crescita dei ricavi 2023 nella classifica Guamari sui “campioni di crescita 2023 dell’edilizia privata” e in nona posizione per gli incrementi reddituali (Ebit).

A settembre la società è stata ammessa tra i partner della Fondazione EXPO Roma 2030 che supporta la candidatura di Roma ad ospitare l’Esposizione Universale nel 2030. Composta da Unindustria, CNA Roma, Coldiretti Roma, Confcommercio Roma, Federlazio, Ance Roma-ACER e Confesercenti, la Fondazione sostiene il Comitato promotore Istituzionale allo scopo di contribuire concretamente alla sfida della candidatura di Roma.

Conto Economico

Il gruppo Imprendiroma genera ricavi principalmente dalla realizzazione di opere di ristrutturazione che prevedono corrispettivi definiti da un capitolato e che sono fatturati secondo lo stato di avanzamento lavori (SAL). La durata delle opere è generalmente compresa tra 6 e 18 mesi. I ricavi sono riconosciuti secondo il criterio della percentuale di completamento determinata tramite il metodo delle misurazioni fisiche e vengono rilevati nel momento in cui l’attività prevista dal SAL viene completata e fatturata al cliente.

Al 30 giugno 2023 il valore della produzione ammonta a 47,7 milioni (+169% a/a), importo superiore a quello dell’intero esercizio 2022 (47,1 milioni).

L’Ebitda è pari a 13,1 milioni (+240% a/a) e l’Ebitda margin sale al 27,5%, guadagnando 5,7 punti percentuali rispetto al primo semestre 2022. L’andamento dei costi della produzione è stato sostanzialmente in linea con quello dei ricavi, mentre i costi del personale sono cresciuti in modo meno che proporzionale rispetto agli stessi. Nel periodo la società ha provveduto a rafforzare la catena del valore, a consolidare la struttura organizzativa e ad efficientare i sistemi di monitoraggio degli obiettivi di produzione.

L’Ebit balza a 12,9 milioni da 3,7 milioni del semestre a confronto.

Il periodo si chiude con un utile netto di 9,1 milioni, in forte aumento rispetto ai 2,5 milioni realizzati a fine giugno 2022.

Stato Patrimoniale

Grazie all’utile del periodo, il patrimonio netto sale da 16,1 milioni di fine dicembre 2022 a 24,7 milioni.

La posizione finanziaria netta, positiva per 3,7 milioni a fine anno 2022, cambia di segno e al 30 giugno evidenzia un indebitamento pari a 14,4 milioni: l’aumento del giro d’affari e il rallentamento delle procedure bancarie per la cessione dei crediti tributari da bonus fiscali hanno generato fabbisogni di circolante per complessivi 29,9 milioni, in larga parte finanziati con il ricorso a nuovo debito.

Ratio

Gli indici di sostenibilità del debito e capitalizzazione, rispettivamente pari a 0,55x e 0,58x, confermano la solidità finanziaria e patrimoniale del gruppo.

Ottimo il ritorno del capitale: l’utile del periodo annualizzato porta il Roe dal 40,9% a fine dicembre 2022 al 73,8%.

Outlook

A parere del management, grazie alla solidità patrimoniale e finanziaria, la società potrà far fronte ad un possibile incremento dei prezzi delle materie prime, dei trasporti e del carburante causato dall’incerto contesto macroeconomico. Nel breve termine non si prevedono quindi impatti significativi sull’andamento della gestione.

Il Gruppo prevede di proseguire anche nel secondo semestre 2023 il trend di crescita registrato fino al 30 giugno, contrattualizzando le commesse in modalità “ibrida” con bonus al 110% (primo SAL del 30% entro il 31/12/2023) e bonus al 70% (secondo e terzo SAL nell’esercizio 2024).

La nuova Business Unit, operativa da inizio anno nell’ambito delle gare indette dalla pubblica amministrazione, si è aggiudicata una prima commessa con Fondi PNRR del valore di circa 1,5 milioni, da eseguirsi nel comune di Vasto (CH).

A supporto della continuità del business e della crescita delineata in sede di IPO, il Gruppo sta investendo nella crescita per linee interne ed esterne, con l’avvio di nuovi ambiti progettuali e realizzativi e l’attenta valutazione di opportunità di acquisizione di aziende che operano in mercati complementari e con tipologia di business ricorrenti, in grado di incrementare know-how e volumi di produzione.

Le stime degli analisti

EnVent, Euronext Growth Advisor, nello studio del 16 ottobre, alla luce dei risultati del primo semestre 2023 e del consistente backlog in portafoglio, conferma le proprie stime per il periodo 2023-2025, mantenendo un approccio prudenziale in vista dell’incerto contesto normativo che potrebbe portare a sostanziali cambiamenti nel medio termine.

Per il 2023 gli analisti prevedono un valore della produzione di 85,4 milioni e un Ebitda di 19 milioni, con relativo margine al 22,2% verso il 20,6% a fine dicembre 2022. I maggiori ricavi e il miglioramento della marginalità porteranno ad un utile netto di 12,7 milioni, quasi duplicato rispetto all’esercizio 2022.

Il valore della produzione subirà un lieve calo nel 2024 per poi assestarsi a 89 milioni a fine periodo previsionale. Nei due anni, l’Ebitda margin dovrebbe guadagnare 1,2 punti percentuali per attestarsi al 23,4% a fine 2025.

Il risultato finale rifletterà il buon andamento della gestione operativa e, a fine dicembre 2025, è stimato raggiungere 14,2 milioni.

La cassa generata nel periodo permetterà di accumulare liquidità, che a fine periodo previsionale è attesa raggiungere 27,4 milioni.

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