Wall Street termina la settimana del rally successivo alla riunione della Federal Reserve con gli indici in fase di consolidamento e pronti ad un nuovo allungo entro fine anno. Nelle ultime tre giornate i tre listini principali hanno messo a segno un progresso medio del 2,7%.
Nell’ultima seduta il Dow Jones è avanzato ancora dello 0,2%, realizzando il terzo massimo storico consecutivo in chiusura. In crescita anche il Nasdaq (+0,4%), mentre lo S&P500 termina invariato ed il Russell in calo dello 0,8%. L’indice dei semi conduttori ha realizzato la migliore performance settimanale dallo scorso maggio.
VIX in calo del due per cento a 12,25 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti attenuano la discesa con il Tbond che arretra comunque di altri due punti base fino al 3,92%.
Giornata incerta invece per la gran parte delle materie prime in attesa di prendere una direzione ben precisa nelle prossime sedute.
Il petrolio termina con un progresso di pochi decimi di punto percentuali chiudendo poco al di sotto dei 72 dollari al barile.
Metalli preziosi invece in fase di consolidamento con oro in calo di mezzo punto percentuale, l’argento di uno ed il platino di due. Continua l’azione di rimbalzo del palladio a segno con un +5% per la terza seduta consecutiva.
Sul mercato valutario, il dollaro annulla l’intera discesa della seduta precedente guadagnando nei confronti della moneta unica un’intera figura fino a 1,098, mentre limita il rimbalzo rispetto allo yen giapponese fino a 142.