I futures sull’azionario americano cedono lo 0,2-0,3%, preannunciando un avvio debole a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare all’outlook sui tassi d’interesse e all’agenda macroeconomica.
Chiusura ieri positiva per i principali indici oltreoceano, con il Nasdaq e il Dow Jones entrambi in rialzo dello 0,7%, seguiti dallo S&P 500 a +0,6%.
Gli investitori restano intenti a monitorare le prossime mosse della Fed e l’outlook sui tassi d’interesse: dopo i toni distensivi della scorsa settimana a valle del meeting FOMC, diversi funzionari della Fed, hanno voluto controbilanciare i toni troppo ottimistici in merito ai tagli ai tassi previsti per il 2024.
Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha affermato che non vi è alcuna urgenza di abbassare il costo del denaro, commenti che fanno eco alle precedenti dichiarazioni del numero uno della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, e della omologa dell’istituto di Cleveland, Loretta Mester.
Intanto, dall’agenda macro odierna, la Mortgage Bankers Association ha reso noto che nella settimana al 15 dicembre le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti sono scese dell’1,5%, dopo il +7,4% della settimana precedente.
Atteso oggi anche il dato di dicembre del Conference Board sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.