Credem risulta l’istituto più solido a livello europeo e il migliore in Italia, come mostra la pubblicazione sul sito della Banca Centrale Europea dei dati relativi ai requisiti patrimoniali (SREP) delle banche vigilate direttamente dall’autorità di Francoforte.
L’esito del processo Srep rappresenta per Credem un importante elemento di garanzia che si rinnova con continuità, a tutela di tutti i portatori di interesse del Gruppo nel corso del tempo, dagli azionisti, ai dipendenti, ai clienti e più in generale per tutto il tessuto economico e sociale del Paese che può così vantare un’istituzione bancaria italiana ai vertici europei.
Il requisito preso in considerazione è il Pillar 2 Requirement (P2R) che per il Gruppo Credem è pari all’1%, parametro al primo posto in Italia e in Europa all’interno del panel di istituti vigilati direttamente da Francoforte che ne hanno dato diffusione.
Il requisito di Pillar 2 emerge dall’analisi annuale svolta dalla BCE (SREP – Supervisory
review and evaluation process) che ha così confermato la solidità del modello di business
e dei presidi di gestione dei rischi di Credito Emiliano.
Conseguentemente, il requisito patrimoniale complessivo, che indica il livello minimo
di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal Gruppo e a tutela dei risparmiatori, per il 2024, ammonta a 7,60% per quanto riguarda il CET 1 ratio.
I requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente fissati a 9,29% e 11,54%.
A fine settembre 2023, tutti i coefficienti patrimoniali del Gruppo sono ampiamente
superiori ai requisiti. In particolare il CET1 Ratio a livello di Credemholding (perimetro di
vigilanza) è pari a 14,8% con un buffer, rispetto al requisito SREP, tra i più ampi del
sistema, e pari a 716 punti base.
Il Gruppo Credem a fine settembre 2023 ha registrato un total business, tra prestiti e
raccolta complessiva, pari a circa 130 miliardi.