Mercati asiatici – Seduta mista, giù il Giappone

Seduta contrastata per i principali listini asiatici dopo la chiusura in negativo di Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,6 e lo 0,9%. Flat Hong Kong, giù invece il Giappone con Nikkei -1,6% e Topix a -1%.

Oltreoceano, lo S&P500 e il Nasdaq hanno ceduto un punto e mezzo percentuale, mentre il Dow Jones ha lasciato sul terreno l’1,3%.

Tra gli operatori diminuisce l’ottimismo sui possibili tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve.

Tornando all’equity asiatico, i cali delle azioni giapponesi sono stati guidati da una svendita del colosso Toyota Motor. Il titolo è crollato dopo che gli uffici della controllata Daihatsu Motor sono stati perquisiti per uno scandalo sulla sicurezza e la casa automobilistica ha richiamato 1 milione di automobili negli Stati Uniti. Il raid è arrivato dopo che la casa automobilistica e il fornitore hanno rivelato che avevano manipolato i risultati dei test di sicurezza in caso di collisione risalenti al 1989.

Anche i mercati ad alto contenuto tecnologico della Corea del Sud e di Taiwan hanno perso terreno.

Le azioni della Cina continentale hanno registrato un andamento in controtendenza, avviandosi verso la loro giornata migliore dall’inizio di novembre, dopo che i dati hanno mostrato segnali di ripresa nel mercato immobiliare in difficoltà del paese. Andamento che sembra ignorare un rapporto del Wall Street Journal, secondo cui l’amministrazione Biden sta discutendo di aumentare le tariffe su alcuni beni cinesi.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,095 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 143,2. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 79,6 dollari e il Wti (-0,1%) a 74,1 dollari.