Le borse europee proseguono in territorio negativo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 30.196 punti, debole come l’Ibex35 di Madrid (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e il Dax di Francoforte (-0,6%).
Tra gli investitori si smorza l’ottimismo sui tagli ai tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.
Al contempo però, l’attenzione resta concentrata sui prossimi appuntamenti macroeconomici, con lo sguardo, tra gli altri, su PIL del Regno Unito, la fiducia dei consumatori statunitensi e il cosiddetto indice dei prezzi delle spese per consumi personali core, un indicatore dell’inflazione particolarmente monitorato dalla Fed.
Da osservare intanto nel pomeriggio, oltreoceano, PIL annualizzato 3Q23 (lettura finale), richieste settimanali sussidi disoccupazione; fiducia commerciale Fed Philadelphia di dicembre e Leading index di novembre.
Intanto, a novembre in Italia, i prezzi della produzione industriale (PPI) hanno riportato un calo dell’1,2% su base mensile, dopo il +2,2% di ottobre. Il dato su base annua evidenzia una contrazione del 16,3%, in accelerazione negativa rispetto al -12,4% del mese precedente.
A dicembre l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 100 punti, in miglioramento contro le attese (98 punti) rispetto al dato di novembre (99 punti).
Dati che dovrebbero fornire nuove indicazioni utili a delineare con più chiarezza il futuro percorso di politica monetaria delle banche centrali.
Sul fronte cinese, il sentiment beneficia di dati dai quali emergono segnali di ripresa nel mercato immobiliare attualmente in crisi facendo passare in secondo piano, almeno per il momento, i rumour di stampa secondo cui l’amministrazione Biden starebbe valutando di aumentare le tariffe su alcuni beni del Paese asiatico.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla in area 1,095 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 143,2. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,4%) a 79,4 dollari e il Wti (-0,4%) a 73,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cede circa un punto base a 161 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, bene Recordati (+1,7%), ERG (+1,4%) che ha annunciato l’ingresso nel mercato delle rinnovabili negli Stati Uniti attraverso una partnership strategica con Apex Clean Energy per l’acquisizione di un portafoglio da 317 MW di impianti eolici e solari in Iowa e Illinois. In rialzo anche Telecom Italia (+1%) e Moncler (+0,4%). In coda invece Ferrari (-1,7%), STM (-1,6%), Iterpump (-1,4%) e Azimut (-1,1%).