Le borse europee chiudono poco mosse, mentre Wall Street procede in moderato rialzo, con l’attenzione rivolta in particolare agli ultimi dati economici.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,3% a 30.353 punti, positivo come il Dax di Francoforte (0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Chiudono sostanzialmente invariati il CAC 40 di Parigi e il FTSE 100 di Londra.
Oltreoceano, lo S&P 500 e il Nasdaq guadagnano lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,1%.
Focus tutto sull’agenda macroeconomica nell’ultima seduta prima di Natale, in particolare sull’inflazione Usa: il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed, ha evidenziato a novembre un rallentamento oltre le previsioni al +2,6% annuo (+3,2% Core); su base mensile l’indicatore ha registrato un -0,1% (+0,1% Core).
Sempre negli Stati Uniti, a novembre il reddito personale ha evidenziato una crescita dello 0,4%, rispettando le attese, dopo il +0,3% di ottobre. La spesa personale è salita dello 0,2%, a fronte del +0,3% del consensus e dopo il +0,1% del mese precedente.
Inoltre, secondo la stima preliminare, gli ordini di beni durevoli negli Usa hanno registrato a novembre un aumento del 5,4%, ben oltre il +2,3% atteso, dopo il 5,1% di ottobre.
Nel Regno Unito, il dato finale sul PIL nel terzo trimestre del 2023 ha evidenziato una flessione dello 0,1% su base trimestrale, al di sotto del dato preliminare e delle attese (0,0% entrambi). A livello tendenziale il dato ha mostrato un incremento dello 0,3%, inferiore alla stima e al dato preliminare, entrambi +0,6%.
In Francia, l’indice che misura la fiducia dei consumatori si è attestato a dicembre a 89 punti, al di sopra delle attese e del dato di novembre (entrambi 88 punti).
In Italia, lo stesso indice è salito a dicembre a 106,7 dai 103,6 di novembre, migliorando oltre le previsioni (104 punti).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,101, il cambio dollaro/yen a 142,6. Tra le materie prime, in leggera diminuzione le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 79,1 dollari e il Wti (-0,3%) a 73,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 156 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,53%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banco Bpm (+1,2%), seguita da Monte Paschi (+1,0%), Mediobanca (+1,0%), Diasorin (+0,9%). Chiudono in coda invece Amplifon (-0,9%), Ferrari (-0,6%), Iveco (-0,5%), Moncler (-0,5%).