Avvio sottotono per le principali borse europee con l’attenzione rivolta all’agenda macroeconomica.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,04% a 30.261 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,03%), l’Ibex35 di Madrid (-0,04%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%), resiste invece il Cac 40 di Parigi (+0,08%).
Gli investitori stanno valutando l’impatto della decisione della Cina di fermare l’esportazione di una serie di tecnologie legate alle terre rare, una mossa che pesa sulle relazioni tra Pechino e Stati Uniti.
L’attenzione resta nel contempo su una serie di dati macroeconomici in calendario oggi. Tra questi, gli operatori prevedono una crescita annuale dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, un dato particolarmente monitorato dalla Fed per l’inflazione, in rallentamento al 3,3% di novembre dal 3,5% del mese precedente. Una lettura che dovrebbe fornire nuovi spunti utili a delineare con maggiore chiarezza l’outlook di politica monetaria statunitense.
Dall’agenda giapponese, a novembre l’indice dei prezzi al consumo ha rallentato, in linea alle attese, al +2,8% a/a dal +3,3% di ottobre. Al netto dei prezzi relativi a prodotti freschi, si è attestato, come da consensus, al +2,5% a fronte del precedente +2,9%.
In Francia, a dicembre, l’indice che misura la fiducia dei consumatori si è attestato a 89 punti, al di sopra delle attese e del dato di novembre (entrambi 88 punti). Rivisto al rialzo da 87 punti il dato del mese precedente.
Nel Regno Unito, invece, il dato finale sul PIL nel terzo trimestre del 2023 ha evidenziato una flessione dello 0,1% su base trimestrale, al di sotto del dato preliminare e delle attese (0,0% entrambi). A livello tendenziale il dato mostra un incremento dello 0,3%, inferiore alla stima e al dato preliminare, entrambi +0,6%.
Sempre nel Regno Unito, a novembre, le vendite al dettaglio incluso il carburante sono aumentate, su base mensile, dell’1,3% (consensus 0,4%), rispetto alla variazione nulla di ottobre (dato rivisto da -0,3%). Su base annua il dato segna un incremento dello 0,1% (consensus -1,3%) dopo il -2,5% del dato precedente (rivisto da -2,7%).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,1 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 142,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1%) a 80,2 dollari e il Wti (+1,1%) a 74,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 162 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,61%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio TIM (+1%), Eni (+0,5%), Tenaris (+0,4%) e Campari (+0,2%), in coda invece Cucinelli (-1,3%), Amplifon e Moncler (-0,7%) e Banco Bpm (-0,6%).