Seduta dominata dai segni positivi per i principali listini asiatici dopo la chiusura in rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano entrambe lo 0,6%, ancora meglio Hong Kong che guida a +1,9% e il Giappone con Nikkei e Topix a +1,1%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,5%, lo S&P500 e il Dow Jones a +0,4%.
Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali in tema di politica monetaria dopo che i membri del consiglio della Banca del Giappone hanno discusso la potenziale tempistica per porre fine al regime di tassi negativi durante la riunione della scorsa settimana, con diversi policy maker che hanno tuttavia affermato di non vedere alcuna fretta nell’adottare tale decisione.
Sempre in tema banche centrali, tra gli investitori cresce l’aspettativa che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse già a marzo.
Sul fronte macroeconomico, il sentiment beneficia in Cina dei dati che hanno mostrato un’accelerazione della crescita dei profitti industriali del paese.
Sullo sfondo continuano invece a pesare le tensioni in Medio Oriente dopo che i ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato un attacco alla nave commerciale MSC United, nella zona del Mar Rosso, sferrato per impedirle di raggiungere Israele.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,104 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 142,6. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 80,9 dollari e il Wti (-0,1%) a 75,5 dollari.