Le borse europee chiudono in modesto rialzo mentre Wall Street procede poco distante dalla parità nella settimana corta delle festività.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi a 30.422 punti (+0,2%), cauto come il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%), l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (0,0%).
Oltreoceano il Nasdaq e lo S&P500 viaggiano a +0,1%, il Dow Jones sale dello 0,2%.
Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali di politica monetaria con i mercati che continuano a indicare come si sia rafforzata l’aspettativa sui tagli ai tassi di interesse previsti già per marzo 2024.
Il tutto a seguito anche della pubblicazione dell’indice manifatturiero della regione di Richmond di dicembre, attestatosi a -11 punti, al di sotto del consensus (-3 punti) e dopo i -5 punti di novembre, e in attesa delle richieste di sussidi di disoccupazione, in agenda domani.
Dati che potrebbero fornire nel complesso ulteriori indicazioni utili a definire con maggiore chiarezza l’outlook di politica monetaria.
In Asia, i membri del consiglio della Banca del Giappone hanno invece discusso la potenziale tempistica per porre fine al regime di tassi negativi durante la riunione della scorsa settimana, con diversi policy maker che hanno tuttavia affermato di non vedere alcuna fretta nell’adottare tale decisione.
In Italia, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando alla commissione Bilancio della Camera sulla Manovra, dopo il via libera raggiunto al Senato prima di Natale, ha affermato che “Non possiamo e non dobbiamo fare festa sul Patto di Stabilità”, ammettendo che “è un compromesso” e, se sia “un compromesso verso il basso o verso l’alto, “le valutazioni” verranno fatte “tra qualche tempo”.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,111 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 141,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,3%) a 79,8 dollari e il Wti (-1,5%) a 74,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 158 punti (+3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,47%.
Tornando a Piazza Affari, in vetta Saipem (+2,8%), seguita da Mps (+1,6%) e Finecobank (+1,1%) mentre arretrano Hera (-0,9%), Terna (-0,6%), A2A e Italgas (-0,5%).