Le borse europee tornano incerte nel pomeriggio con l’andamento poco mosso di Wall Street e in presenza di volumi più sottili della media nella settimana corta delle festività.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 30.387 punti, cauto come il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (0,0%). Oltreoceano il Nasdaq e lo S&P500 cedono lo 0,1%, il Dow Jones sale dello 0,1%.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria con i mercati che continuano a indicare come si sia rafforzata l’aspettativa su tagli ai tassi di interesse previsti già per marzo 2024.
Il tutto a seguito anche della pubblicazione dell’indice manifatturiero della regione di Richmond di dicembre, attestatosi a -11 punti, al di sotto del consensus (-3 punti) e dopo i -5 punti di novembre, e in attesa delle richieste di sussidi di disoccupazione, in agenda domani.
Dati che potrebbero fornire nel complesso ulteriori indicazioni utili a definire con maggiore chiarezza l’outlook di politica monetaria.
In Asia, i membri del consiglio della Banca del Giappone hanno invece discusso la potenziale tempistica per porre fine al regime di tassi negativi durante la riunione della scorsa settimana, con diversi policy maker che hanno tuttavia affermato di non vedere alcuna fretta nell’adottare tale decisione.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,111 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 142,3. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in calo con il Brent (-0,7%) a 80,3 dollari e il Wti (-0,9%) a 74,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 159 punti (+4bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,49%.
Tornando a Piazza Affari, ancora in vetta Saipem (+3%), seguita da Mps (+1,2%), Eni e Iveco (+0,9%), mentre arretrano Terna (-1%), Hera (-0,9%), A2A e Amplifon (-0,6%).