Prevista partenza in rialzo per le principali borse europee dopo la pausa natalizia con l’attenzione che resta su politica monetaria, agenda macroeconomica e tensioni internazionali.
Chiusura ieri positiva a Wall Street con il Nasdaq che ha segnato un +0,5%, lo S&P500 e il Dow Jones un +0,4%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +1,1%, Shanghai viaggia a +0,5% e Hong Kong a +1,9%.
Cresce l’aspettativa che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse già a marzo.
I membri del consiglio della Banca del Giappone hanno invece discusso la potenziale tempistica per porre fine al regime di tassi negativi durante la riunione della scorsa settimana, con diversi policy maker che hanno tuttavia affermato di non vedere alcuna fretta nell’adottare tale decisione.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni in Medio Oriente dopo che i ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato un attacco alla nave commerciale MSC United, nella zona del Mar Rosso, sferrato per impedirle di raggiungere Israele.
Sul fronte macroeconomico, il sentiment beneficia in Cina dei dati che hanno mostrato un’accelerazione della crescita dei profitti industriali del paese. Da monitorare nel pomeriggio, oltreoceano, le richieste mutui MBA e l’indice manifatturiero FED Richmond di dicembre.
Tornando a Piazza Affari, dal 1° gennaio 2024 avranno decorreranno gli effetti giuridici della scissione parziale di Banca Akros a favore di Banco BPM.
BPER Banca ha raggiunto un accordo con le Organizzazioni Sindacali del Gruppo volto a favorire un ricambio generazionale e professionale, unitamente a una riduzione della forza lavoro; tale accordo prevede l’uscita di 1.000 risorse anche tramite il ricorso al Fondo di Solidarietà di Settore.