Chiusura debole per le principali borse europee mentre Wall Street viaggia poco sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni a 30.331 punti (-0,3%), sottotono come il Cac 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex35 di Madrid (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (0,0%).
Oltreoceano, il Dow Jones sale dello 0,2%, lo S&P500 e il Nasdaq dello 0,1%.
Si consolida la previsione che la Fed abbia concluso il suo ciclo di rialzi dei tassi di interesse e sia pronta ad allentare la politica monetaria nel 2024, probabilmente già a marzo.
Gli investitori stanno intanto valutando anche se i dati macroeconomici Usa pubblicati oggi pomeriggio forniscano nuovi elementi utili a delineare l’outlook sulle prossime mosse della banca centrale americana.
In particolare, a novembre il dato preliminare sulle scorte all’ingrosso ha evidenziato un calo dello 0,2%, in linea al consensus, dopo il -0,3% del dato finale del mese precedente (rivisto da -0,4%).
Nella settimana che si è conclusa il 23 dicembre le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 218mila unità, al di sopra delle 210mila unità del consensus e delle 206mila unità della rilevazione della settimana precedente (riviste da 205mila unità).
Nel Vecchio Continente, secondo Robert Holzmann, governatore della banca centrale austriaca e membro del consiglio direttivo della BCE, è prematuro discutere di tagli ai tassi di interesse e una decisione di questo tipo nel 2024 è tutt’altro che certa.
In Asia, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda sta invece ponendo le basi per il primo aumento dei tassi di interesse del Paese dal 2007.
Sullo sfondo, il clima resta appesantito dai timori per le tensioni internazionali e gli ostacoli alla navigazione nel Mar Rosso.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,108 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 141,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,5%) a 78,3 dollari e il Wti (-1,4%) a 73,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 165 punti (+7bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,59%.
Tornando a Piazza Affari, guida Iveco (+1,4%), seguita da Pirelli (+1,1%) e Leonardo (+0,5%) mentre arretrano MPS (-1%), Generali e Bper (entrambe -0,8%).