Le borse europee tornano incerte a metà seduta in linea con i future di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib è invariato a 30.423 punti, cauto come l’Ibex35 di Madrid (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (0,0%).
Gli investitori continuano prevalentemente ad aspettarsi che la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi di interesse già a marzo.
I dati sulle scorte all’ingrosso preliminari di novembre e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in uscita oggi pomeriggio negli Usa potrebbero fornire ulteriori indicazioni utili a delineare con maggiore precisione l’outlook di politica monetaria.
Intanto, il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda sta ponendo le basi per il primo aumento dei tassi di interesse del Paese dal 2007.
Sullo sfondo, il clima resta appesantito dai timori per le tensioni internazionali e gli ostacoli alla navigazione nel Mar Rosso.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,112 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 140,7. Tra le materie prime, riprendono le vendite sul petrolio con il Brent (-1,2%) a 78,6 dollari e il Wti (-1,5%) a 73,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 159 punti (+1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.
Tornando a Piazza Affari, si posiziona in vetta Pirelli (+0,9%), seguita da Leonardo (+0,7%) e Cucinelli (+0,6%) mentre arretrano Banco Bpm (-0,8%), Bper (-0,7%) ed Hera (-0,5%).