Avvio in leggero rialzo per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle banche centrali nella settimana corta delle festività.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 30.474 punti, in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) mentre l’Ibex35 di Madrid è flat.
I mercati continuano a scontare l’aspettativa sui tagli ai tassi di interesse già per marzo da parte della Federal Reserve.
Intanto il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda sta ponendo le basi per il primo aumento dei tassi di interesse del Paese dal 2007 spiegando che “è possibile prendere alcune decisioni anche se la banca non dispone dei risultati completi sulle trattative salariali primaverili delle piccole e medie imprese”.
Sul sentiment continuano a pesare le preoccupazioni per le tensioni internazionali e gli ostacoli alla navigazione nel Mar Rosso.
Dall’agenda macroeconomica, le vendite al dettaglio giapponesi di novembre sono aumentate oltre le attese dell’1% m/m e del 5,3% a/a mentre la produzione industriale preliminare ha rallentato meno di quanto stimato dal consensus a -0,9% m/m e -1,4% a/a.
Nel pomeriggio, occhi negli Usa sulle scorte all’ingrosso preliminari di novembre e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,112 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 140,8. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (0,0%) a 79,5 dollari e il Wti (-0,2%) a 74 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 158 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio MPS (+0,9%), Italgas e Pirelli (+0,7%), mentre scivolano in coda, in leggero calo, Bper (-0,3%), Telecom Italia (-0,2%) e Banco Bpm (-0,1%).