Avvio in leggero rialzo a Wall Street con lo sguardo ancora sulle indicazioni macroeconomiche e di politica monetaria.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq e lo S&P 500 guadagnano lo 0,2%, il Dow Jones lo 0,1%.
Il clima di ottimismo sostenuto dall’aspettativa di un allentamento della stretta monetaria a partire già da marzo sta spingendo l’equity statunitense a chiudere il 2023 ai massimi storici e il listino tecnologico a registrare la migliore performance annuale dallo scoppio della bolla delle dotcom.
I mercati scontano al momento una probabilità dell’84% di un primo taglio ai tassi di interesse entro marzo mentre gli operatori stanno valutando se i dati macroeconomici Usa pubblicati oggi pomeriggio forniscano nuovi elementi utili a delineare l’outlook di politica monetaria.
In particolare, a novembre il dato preliminare sulle scorte all’ingrosso ha evidenziato un calo dello 0,2%, in linea al consensus, dopo il -0,3% del dato finale del mese precedente (rivisto da -0,4%).
Nella settimana che si è conclusa il 23 dicembre le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono risultate pari a 218mila unità, al di sopra delle 210mila unità del consensus e delle 206mila unità della rilevazione della settimana precedente (riviste da 205mila unità).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,109 e il dollaro/yen a 141,0. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,2%) a 78,6 dollari e il Wti (-1,2%) a 73,2 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sul Treasury a 2 anni e 10 anni salgono rispettivamente al 4,27% e al 3,83%.