Avvio in frazionale rialzo per le principali borse europee nell’ultima seduta del 2023.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 30.417 punti, cauto come il Cac 40 di Parigi (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Mentre l’azionario globale si appresta a registrare la migliore performance annuale dal 2019, resta l’attenzione sugli spunti che giungono dalle banche centrali nel tentativo di prevedere il loro futuro percorso di politica monetaria.
Si consolida l’aspettativa che la Fed abbia concluso il suo ciclo di rialzi del costo del denaro e che inizierà ad attuare un allentamento nel 2024 mentre in Giappone il governatore Kazuo Ueda sta ponendo le basi per il primo aumento dei tassi di interesse del Paese dal 2007.
Sul sentiment continuano intanto a pesare le incertezze legate alla situazione economica cinese e all’inflazione nonché le preoccupazioni per i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente.
Pochi spunti macroeconomici in giornata con focus nel pomeriggio, oltreoceano, sul PMI manifatturiero Chicago di dicembre.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,107 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 141,3. Tra le materie prime, petrolio in modesto rialzo con il Brent (+0,5%) a 77,5 dollari e il Wti (+0,3%) a 72 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 165 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,58%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Erg e Moncler (+0,9%), Iveco e Ferrari (+0,8%) mentre arretrano MPS (-0,5%), Tenaris (-0,3%) e Interpump (-0,1%).