Mercati – Eurolistini proseguono misti a metà seduta con Piazza Affari a +0,9%

Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i future di Wall Street viaggiano sotto la parità.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 30.612 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), in timido rialzo il Dax di Francoforte (+0,06%), mentre flettono il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Gli investitori rimangono concentrati sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali con l’intento di delineare con maggiore chiarezza la traiettoria futura di politica monetaria.

Gli operatori scommettono su una probabilità dell’85% che la Federal Reserve avvii tagli dei tassi già a marzo. Oltre a ciò, prevedono che sia la Banca Centrale Europea sia la Banca d’Inghilterra implementeranno tagli rispettivamente di oltre 150 punti base e di circa 140 punti base nel 2024.

In Asia, il sentiment ha risentito delle parole del presidente cinese Xi Jinping che ha riconosciuto che alcune aziende e cittadini hanno sopportato un 2023 difficile, ammettendo le difficoltà interne che il Paese si trova ad affrontare.

In aggiunta alla pressione sui mercati cinesi, fonti informate hanno affermato che ASML Holding NV, che produce apparecchiature per la produzione di semiconduttori, ha annullato le spedizioni di alcune delle sue macchine in Cina su richiesta dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Sul fronte macro, di rilievo in settimana i dati sull’inflazione dei principali paesi europei, mentre negli Usa mercoledì verranno diffusi i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed e venerdì il report sul lavoro del mese di dicembre.

Intanto, dall’agenda macro è emerso che la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona stilato da HCOB per il mese di dicembre ha evidenziato un valore di 44,4 punti, sopra il consensus e il dato preliminare (entrambi 44,2 punti). Il valore finale di novembre era di 44,2 punti.

In particolare, in Germania il dato finale dell’indice Pmi manifatturiero ha evidenziato un valore di 43,3 punti, al di sopra dei 43,1 punti della rilevazione preliminare e delle attese. Il dato finale di novembre si era attestato a 42,6 punti. Mentre in Italia, sempre a dicembre, il PMI manifatturiero à migliorato a 45,3 punti oltre le attese (44,2 punti) e rispetto ai 44,4 punti di novembre.

Atteso nel pomeriggio il PMI manifatturiero di dicembre (finale) degli Stati Uniti.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,098 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 141,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+2,2%) a 78,7 dollari e il Wti (+2,2%) a 73,2 dollari, dopo che l’Iran ha inviato una nave da guerra nel Mar Rosso in risposta all’affondamento di tre imbarcazioni Houthi da parte della Marina americana durante il fine settimana, aumentando le tensioni nell’area.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund stabile a 166 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,73%.

Tornando a Piazza Affari, corre MPS (+5,3%), segue Leonardo (+3,8%), Bper (+3,6%) e TIM (+2,9%), mentre arretra in particolare Campari (-1,4%).