Avvio in rosso a Wall Street nella prima seduta del 2024. Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede lo 0,2%, lo S&P 500 lo 0,9%, mentre il Nasdaq lascia sul terreno l’1,6%.
Gli investitori rimangono concentrati sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali con l’intento di delineare con maggiore chiarezza la traiettoria futura di politica monetaria.
Gli operatori scommettono su una probabilità dell’85% che la Federal Reserve avvii tagli dei tassi già a marzo. Oltre a ciò, prevedono che sia la Banca Centrale Europea sia la Banca d’Inghilterra implementeranno tagli rispettivamente di oltre 150 punti base e di circa 140 punti base nel 2024.
In Asia, il sentiment ha risentito delle parole del presidente cinese Xi Jinping che ha riconosciuto che alcune aziende e cittadini hanno sopportato un 2023 difficile, ammettendo le difficoltà interne che il Paese si trova ad affrontare.
In aggiunta alla pressione sui mercati cinesi, fonti informate hanno affermato che ASML Holding NV, che produce apparecchiature per la produzione di semiconduttori, ha annullato le spedizioni di alcune delle sue macchine in Cina su richiesta dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Sul fronte macro, di rilievo in settimana i dati sull’inflazione dei principali paesi europei, mentre negli Usa mercoledì verranno diffusi i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed e venerdì il report sul lavoro del mese di dicembre.
Intanto, dall’agenda macro è emerso in mattinata che la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona stilato da HCOB per il mese di dicembre ha evidenziato un valore di 44,4 punti, sopra il consensus e il dato preliminare (entrambi 44,2 punti). Il valore finale di novembre era di 44,2 punti.
Oltreoceano è stato appena diffuso il PMI manifatturiero Usa finale di dicembre, che si è attestato a 47,9 punti, in calo rispetto ai 48,2 punti del dato preliminare e ai 48,4 punti previsti dagli analisti.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,095 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 141,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,3%) a 77,3 dollari e il Wti (+0,1%) a 71,7 dollari, dopo che l’Iran ha inviato una nave da guerra nel Mar Rosso in risposta all’affondamento di tre imbarcazioni Houthi da parte della Marina americana durante il fine settimana, aumentando le tensioni nell’area.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sul Treasury a 2 anni e 10 anni salgono rispettivamente al 4,31% e al 3,92%.