Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore relativo ai beni di consumo:
Recuperano i mercati azionari europei dopo i cali di ieri: il FTSE Mib segna un +0,5%, il Dax 30 un +0,1%, il Cac 40 un +0,3% e il FTSE 100 un +0,4%. Contrastata invece la situazione a Wall Street l’S&P 500 registra un sostanziale pareggio, il Dow Jones un +0,3%, e il Nasdaq un -0,3%.
Deutsche Bank ha declassato Estée Lauder da Buy a Hold con target price a $146.
Tra gli altri titoli del settore Moda e dell’Abbigliamento Capri Holdings (Versace) segna una sostanziale parità, Hugo Boss un -2,8%, PVH (Kalvin Klein) un +0,2%, Ralph Lauren un +1,3%, Levi Strauss un -0,8% e Puma un -21,3%.
Adidas e Nike scambiano in territorio negativo all’apertura di Wall Street dopo il profit warning di JD Sports che ha abbassato le previsioni sugli utili annuali a causa dell’aumento dei costi e del rallentamento della domanda. La catena britannica di abbigliamento sportivo prevede ore che l’utile al lordo delle imposte e delle voci rettificate sarà compreso tra 915 e 935 milioni di sterline per l’anno che terminerà il 3 febbraio. In precedenza. JD Sports aveva previsto un profitto in linea con le aspettative del mercato di 1,04 miliardi di sterline.
Tra le altre Big del comparto alimentare, Nestlé segna un -1,0%, Campbell Soup una sostanziale parità, Kraft Heinz un -0,1% e PepsiCo un -0,3%.
Nella ristorazione, Starbucks segna un +1,2%, Restaurant Brands (Burger King, Tim Hortons, Popeyes, Firehouse Subs) un +0,4%, Yum! Brands (KFC, Pizza Hut, Taco Bell, Habit Burger Grill) un +0,2% e Domino’s Pizza un +0,7%.
Nell’e-commerce, Alibaba segna un -1,8%, JD.com un -0,8%, Shopify un -0,4% e Zalando un -3,6%.
UBS Group ha confermato la raccomandazione Buy su Costco Wholesale e ne ha alzato il prezzo obiettivo da $640 a $725.
Infine, tra le compagnie aeree, Ryanair segna un +0,3%, American Airlines un +0,9%, Delta Airlines un -4,3% e United Airlines un +1,4%.
Ryanair ha comunicato che alcune OTA (Online Travel Agenency), tra cui Booking.com, Kiwi e Kayak, hanno smesso di vendere i suoi voli Ryanair all’inizio di dicembre, in seguito a evoluzioni legali e normative. Ryanair prevede che ciò ridurrà i propri fattori di carico a breve termine dell’1% o del 2% a dicembre e gennaio, ma non si aspetta che influisca in modo sostanziale sui volumi di traffico dell’intero anno o sulle previsioni di utile netto.