Mercati asiatici – Altra seduta all’insegna della debolezza

Seduta all’insegna della debolezza per i principali listini asiatici, in scia all’andamento di Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,4 e lo 0,8%, Hong Kong flette dello 0,2%. Misto il Giappone, nel suo primo giorno di negoziazione del nuovo anno dopo una pausa festiva, con il Nikkei a -0,5% e Topix a +0,5%.

Oltreoceano, Dow Jones e S&P500 terminano con una perdita dello 0,8% mentre il Nasdaq dell’1,2%.

Il sentiment è stato condizionato dai verbali della riunione di dicembre del Federal Market Open Committee della Federal Reserve che hanno indicato che i tassi di interesse rimarranno elevati più a lungo.

I trader hanno frenato le loro scommesse sui tagli dei tassi dopo aver preso in considerazione un taglio di un quarto di punto al tasso di riferimento entro la riunione di marzo.

L’attenzione si sposterà ora sui prossimi dati sull’occupazione negli Stati Uniti in uscita domani. Oggi invece, sempre da oltreoceano, sono attesi i dati ADP Employment Change di dicembre, le richieste settimanali sussidi disoccupazione e i PMI servizi e composito di dicembre.

Sul fronte delle banche centrali, la Banca Popolare Cinese ha indebolito il tasso di fissazione valutaria di mercoledì al massimo in oltre sei mesi, segno che i politici potrebbero aver spostato la loro attenzione dalla stabilizzazione della valuta all’allentamento monetario. Il ministro delle finanze del paese ha affermato che la spesa pubblica aumenterà quest’anno.

Sul fronte geopolitico, resta alta la tensione in Medio Oriente con l’Iran che ha affermato che gli attacchi che hanno ucciso quasi 100 persone nel paese sono stati effettuati per punire la sua posizione contro Israele.

Tensioni che, unitamente alle interruzioni dell’offerta in Libia e da una dichiarazione dell’OPEC che si impegna a stabilizzare i prezzi, hanno sostenuto i prezzi del petrolio.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,094 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 143,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 78,7 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 73,3 dollari.