Le borse europee chiudono in rialzo, simili all’andamento di Wall Street. A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +1,0% a 30.404 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Dax di Francoforte (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Nasdaq lo 0,2%.
All’indomani dei verbali dell’ultima riunione della Fed, dai quali è emersa l’intenzione generale di mantenere i tassi d’interesse elevati nell’immediato futuro, gli investitori rimangono concentrati in particolare sui dati chiave dei prezzi dell’Eurozona e sul mercato del lavoro americano.
Dall’agenda macro odierna è emerso che il dato CPI preliminare in Francia ha registrato un incremento anno su anno del 3,7%, in linea con le attese e in accelerazione rispetto al +3,5% del mese precedente; su base mensile, i prezzi al consumo francesi sono saliti dello 0,1%, rispetto al +0,2% delle attese e al -0,2% di novembre.
Anche in Germania, il CPI preliminare ha segnato una crescita annua del 3,7%, in linea con le attese e in accelerazione rispetto al +3,2% di novembre. Su base mensile, l’indice è salito dello 0,1%, rispetto al +0,2% del consensus e al -0,4% del mese precedente.
Oltreoceano, in attesa del Job Report di domani, la stima ADP sull’occupazione ha evidenziato a dicembre la creazione di 164mila posti di lavoro, oltre le attese (125mila) e il dato di novembre (101mila).
Sempre negli Stati Uniti, nella settimana al 30 dicembre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono risultate pari a 202mila, inferiori alle 216mila delle attese e alle 220mila della settimana precedente (rivisto da 218mila).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,096, il dollaro/yen a 144,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,8%) a 76,8 dollari e il Wti (-1,8%) a 71,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 165 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+5,7%), seguita da Bpm (+4,0%), Saipem (+3,2%) e Bper (+3,1%), mentre si posizionano in coda Stm (-3,9%), Moncler (-1,6%), Brunello Cucinelli (-1,5%) e Diasorin (-1,4%).