Le borse europee chiudono perlopiù deboli, mentre Wall Street procede positiva, con l’attenzione rivolta al mercato del lavoro Usa e all’inflazione in Europa.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,1% a 30.441 punti, mentre chiudono negativi il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,1%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,6%, il Nasdaq e lo S&P 500 lo 0,4%.
Focus sull’ultima ondata di dati economici, con gli investitori intenti a trarre nuove indicazioni sulle prossime mosse delle banche centrali.
Negli Stati Uniti, Il Job Report ha evidenziato a dicembre un incremento di 216mila posti di lavoro negli Stati Uniti (nonfarm payrolls), oltre i 175mila delle attese e i 173mila del mese di novembre (dato rivisto da 199mila).
Inoltre, è emerso che il tasso di disoccupazione Usa è rimasto stabile rispetto a novembre al 3,7%, contro le previsioni di un leggero incremento al 3,8%.
I dati si aggiungono alla stima ADP di ieri e sottolineano la resilienza del mercato del lavoro a stelle e strisce di fronte alla politica monetaria restrittiva della Fed. Tale resilienza potrebbe risultare in nuove pressioni inflazionistiche e portare la banca centrale americana a ritardare i tagli ai tassi previsti quest’anno.
Nell’Eurozona torna ad accelerare l’inflazione a livello aggregato, con i prezzi al consumo in aumento del 2,9% annuo a dicembre dopo il +2,4% del mese precedente; su base mensile, l’indice CPI è salito dello 0,2%, dopo il -0,6% di novembre. Rallenta ancora invece l’indice Core, passato dal 3,6% al 3,4% (dati preliminari).
In Italia, l’indice CPI armonizzato UE ha registrato a dicembre un progresso dello 0,5% su base annua, in lieve rallentamento rispetto al +0,6% di novembre. Su base mensile, il dato ha evidenziato un incremento dello 0,2%, dopo il -0,6% di novembre (dati preliminari).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,097, mentre il cambio dollaro/yen scende a 144,3. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 78,8 dollari e il Wti (+2,3%) a 73,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Tornando a Piazza Affari, guida Bper Banca (+2,0%) seguita da Saipem (+1,9%), Banco Bpm (+1,7%), Intesa Sanpaolo (+1,2%). Si posizionano in coda invece Recordati (-1,4%), Inwit (-1,1%), Fineco (-1,0%), Campari (-1,0%).