Wall Street prosegue la settimana di correzione annullando durante la giornata il tentativo di rimbalzo di inizio seduta.
Gli indici perdono lo smalto iniziale e terminano sui minimi intraday con lo S&P500 che scivola al di sotto dei 4.700 punti.
Anche ieri gli indici hanno sofferto la tensione medio orientale ed in particolare l’attacco americano in Iraq.
Il bilancio di ieri registra il Dow Jones invariato, il Russell 2000 in calo dello 0,1%, lo S&P500 dello 0,3%, ed infine il Nasdaq dello 0,6%.
Tra i titoli principali Apple cede l’1,2% e Amazon il 2,6%.
VIX invariato a quota 14,2 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano a salire, dopo il passo falso della seduta precedente. Il Tbond avanza di nove punti base tornando al 4%.
Giornata ancora contrastata per la gran parte delle materie prime. Il petrolio inizialmente raggiunge i 74 dollari al barile, ma perde smalto con il passare delle ore e lascia sul terreno mezzo punto percentuale chiudendo a $72,5.
Per i metalli preziosi si ferma per una seduta la fase di marcato ribasso, ma solo per oro ed argento che chiudono entrambi con un rialzo di due decimi di punto percentuali. Molto più accentuato, al contrario, la discesa di platino e palladio che supera il due per cento.
Sul mercato valutario il dollaro consolida la fase di recupero nei confronti della moneta unica scivolando lievemente fino a 1,095.