Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Avvio di settimana sostanzialmente positivo per i mercati azionari europei: il FTSE Mib segna un +0,3%, il Dax 30 un +0,5%, il Cac 40 un +0,2% e il FTSE 100 un -0,1%. A Wall Street l’S&P 500 registra un +0,2%, il Dow Jones un -0,3%, e il Nasdaq un +0,5%.
Nella seduta odierna sono in forte calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-4,2%) a 75,5 dollari e il Wti (-4,6%) a 70,4 dollari, dopo il taglio da parte dell’Arabia Saudita prezzi di vendita ufficiali per tutte le regioni in un contesto di persistente debolezza del mercato.
Shell prevede oneri da svalutazione compresi tra circa 2,5 e 4,5 miliardi di dollari nel quarto trimestre, legati principalmente all’hub chimico e di raffinazione di Singapore che la major petrolifera sta cercando di vendere. L’asset comprende una raffineria da 237.000 barili al giorno e un impianto di etilene da un milione di tonnellate all’anno sulle isole Bukom e Jurong di Singapore, per i quali Shell aveva annunciato una revisione strategica lo scorso anno.
Tra gli altri titoli del settore petrolifero, Equinor segna un -4,1%, Baker Hughes un -3,5%, Devon Energy un -2,3%, Halliburton un -4,1% e Schlumberger un -4,2%.
Morgan Stanley ha confermato la raccomandazione Equal Weight su Devon Energy ma ne ha tagliato il target price da $50 a $48.
Tra le altre Utilities, National Grid scambia a -0,2%, United Utilities a -0,7%, Veolia sulla parità, Duke Eenrgy a -0,1%, PG&E a -0,2% e Sempra Energy a -0,2%.
GreenIT, la joint venture partecipata al 51% da Plenitude (Società controllata da Eni) e al 49% da CDP Equity (Gruppo CDP) e attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha sottoscritto un accordo con Galileo, piattaforma paneuropea di sviluppo ed investimento nel settore delle energie rinnovabili, per la realizzazione di otto progetti fotovoltaici.