Gli eurolistini chiudono in denaro, con Wall Street perlopiù positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,4% a 30.570 punti, in rialzo come il Dax di Francoforte (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,5%. Il Dow Jones cede lo 0,2%.
Lo sguardo degli investitori è già puntato alla lettura dell’inflazione statunitense in calendario giovedì e alla stagione delle trimestrali che prenderà il via venerdì con big del settore finanziario tra cui JPMorgan e Citigroup.
Nell’area Euro le vendite al dettaglio hanno evidenziato a novembre un calo dello 0,3% su base mensile, rispettando le attese, dopo il +0,4% di ottobre. Su base annua, hanno segnato un calo dell’1,1%, meglio del consensus (-1,5%), a fronte del -0,8% di ottobre.
Inoltre, la lettura finale di dicembre sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona si è attestata a -15 punti, a fronte dei -15,1 punti della rilevazione preliminare. Il dato finale di novembre mostrava un valore di -16,9 punti.
In Germania, a novembre gli ordini di fabbrica sono cresciuti meno del previsto (+0,3% m/m vs +1,1% del consensus) dopo il -3,8% di ottobre. Anno su anno il calo è stato del 4,4%, a fronte del -3,4% stimato e del -7,3% della precedente lettura.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a quota 1,098, mentre il dollaro/yen scende a 143,8. Tra le materie prime, in forte calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-3,7%) a 75,8 dollari e il Wti (-4,4%) a 70,6 dollari, dopo il taglio dei prezzi di vendita da parte dell’Arabia Saudita.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 167 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,79%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Amplifon (+3,4%), Pirelli (+3,0%), Moncler (+2,5%), Nexi (+2,3%) e Brunello Cucinelli (+2,3%) dopo la diffusione dei dati preliminari 2023. Si posizionano in coda invece Saipem (-3,9%), Eni (-3,0%), Tenaris (-2,1%), Erg (-1,4%).