Le borse europee migliorano nel pomeriggio con l’andamento perlopiù positivo di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 30.526 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%) mentre il Ftse 100 di Londra prosegue sotto la parità (-0,2%). Oltreoceano il Nasdaq sale dell’1%, lo S&P500 dello 0,4% mentre il Dow Jones cede lo 0,4%.
I mercati restano in attesa di nuovi spunti operativi dopo che i dati macroeconomici USA contrastanti di venerdì scorso hanno alimentato le speculazioni secondo cui la Federal Reserve potrebbe aspettare a ridurre i tassi di interesse.
Gli investitori hanno pertanto iniziato a puntare già lo sguardo alla lettura dell’inflazione statunitense in calendario giovedì e alla stagione delle trimestrali che prenderà il via venerdì con big del settore finanziario tra cui JPMorgan e Citigroup.
Per quanto riguarda l’Eurozona, a dicembre la lettura finale sulla fiducia dei consumatori si è attestata a -15 punti, a fronte dei -15,1 punti della rilevazione preliminare. Il dato finale di novembre mostrava un valore di -16,9 punti.
A novembre le vendite al dettaglio nell’area euro hanno evidenziato un calo dello 0,3% su base mensile, in linea alle attese, ma in peggioramento dal +0,4% di ottobre (rivisto da +0,1%). Su base annua, hanno segnato un calo dell’1,1%, meglio del consensus (-1,5%), ma in rallentamento dal -0,8% del mese precedente (rivisto da -1,2%).
In Germania, gli ordini di fabbrica di novembre sono cresciuti meno del previsto a novembre (+0,3% m/m vs +1,1% del consensus) dal -3,8% di ottobre (rivisto da -3,7%). Anno su anno il calo è stato del 4,4% a fronte del -3,4% stimato e del -7,3% della precedente lettura.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,096 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 144,1. Tra le materie prime, cala ancora il petrolio con il Brent (-4,2%) a 75,4 dollari al barile e il Wti (-4,7%) a 70,3 dollari dopo la forte riduzione dei prezzi da parte dell’Arabia Saudita e l’incremento della produzione Opec.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 167 punti (-2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,83%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Amplifon (+3,4%), dopo l’upgrade da parte di Morgan Stanley a ‘overweight’ e target price a 35 euro. Seguono Cucinelli (+2,1%) in attesa del preconsutivo di bilancio, e Pirelli (+1,8%). In coda invece i petroliferi Saipem (-3,5%), Eni (-2,6%) e Tenaris (-2,5%).