Wall Street conclude la settimana di correzione annullando l’ennesimo tentativo di rimbalzo partito ad inizio giornata, ma riuscendo a chiudere appena al di sopra della linea della giornata precedente.
Il bilancio di venerdì scorso vede S&P500 e Nasdaq in rialzo di quattro decimi di punto percentuale, mentre Dow Jones e Russell 2000 che guadagnano solo un decimo di punto.
Anche nell’ultima seduta, gli indici hanno guardato più all’escalation delle tensioni medio orientale, rispetto ai dati macro economici interni (dato sulla disoccupazione e mercato del lavoro nel mese di dicembre).
Tra i settori in evidenza positiva quello delle compagnie aeree ed in negativo quello delle spedizioni marittime.
VIX in netto calo (-6%) a quota 13,35 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti tornano nuovamente a salire. Il Tbond avanza di tre punti base fino al 4,03%.
Giornata di rimbalzo per la gran parte delle materie prime. Il petrolio guadagna quasi il tre per cento e chiude a ridosso dei 74 dollari al barile.
Per i metalli preziosi si attenua tuttavia nel finale il tentativo di recupero con l’oro che guadagna qualche decimo di punto percentuale e l’argento meno dell’uno per cento, dimezzando l’allungo iniziale.
Sul mercato valutario il dollaro consolida la fase di rafforzamento nei confronti della moneta unica risalendo fino a 1,095. La divisa americana risale anche fino a 144 rispetto allo yen giapponese e mette a segno il nuovo massimo storico verso la lira turca a 29,85.