“Lo stato di salute di Alfio Bardolla Training Group è il migliore di sempre. L’azienda sta crescendo molto sia in termini di ricavi sia in termini di Ebitda, ma soprattutto di organizzazione. Negli ultimi anni abbiamo investito parecchio in nuovi uffici, nuove strutture, nella crescita delle nostre persone e quindi adesso pensiamo che già in parte nel 2023, ma nel 2024/2025 si vedranno in maniera sostanziale gli investimenti in persone, risorse, tecnologie che abbiamo fatto negli ultimi anni.”
Con queste parole Alfio Bardolla, fondatore e Ceo di Alfio Bardolla Training Group (ABTG), esprime soddisfazione per il percorso di crescita seguito dalla società, che le ha consentito di mettere a segno progressi sia in ambito economico sia in termini di valorizzazione del capitale umano.
Inoltre, di recente ABTG ha effettuato due nuove acquisizioni di quote di società (80% del capitale di Reasolution cui fa capo il brand EXDEBITO e il 51% di NOVAROD proprietaria del marchio Vivisalute), operazioni che seguono l’intento di crescere anche per linee esterne.
“Si tratta di due società molto interessanti. Exdebito si occupa della legge che punta a dare una seconda opportunità a private e aziende in merito a problematiche di sovraindebitamento. Se parliamo di libertà finanziaria non possiamo non parlare di libertà finanziaria di persone che magari per qualche motivo si trovano iperindebitate. E’ un’attività su cui abbiamo deciso di investire perché è molto simile alla nostra controllata AGL, che abbiamo aiutato ad espandersi dalle 3 sedi quando l’abbiamo acquisita agli attuali 150 affiliati in Italia e in Spagna.
Siamo convinti che il modello di business, essendo simile, possa trarre vantaggio dal fatto di avere già esperienza di un modello analogo e quindi possiamo far crescere rapidamente Exdebito, sicuri che già dal 2024 darà grandi soddisfazioni economiche”, sottolinea il manager.
E aggiunge: ”Per quanto riguarda invece la recentissima acquisizione del marchio Vivisalute, è un modello di business molto vicino ad Alfio Bardolla Trading Group in un settore diverso, quello medicale dentistico, ma basato su una logica molto simile: viene creato un grande database, la società è proprietaria di un software as a service molto interessante e quindi il modello di business, anche se scalato in un settore completamente diverso, è esattamente uguale quello di Alfio Bardolla Training Group. Questo supporta la convinzione che con la nostra grande esperienza in quel determinato modello di business siamo in grado di far crescere anche questa azienda.”
Non esiste solo una stretta sinergia tra i modelli di business: “Il nostro obiettivo nella crescita o nell’acquisizione è quello di trovare delle aziende dove possiamo portare contributo sia in termini di esperienza, perché magari quel lavoro l’abbiamo già fatto in un settore adiacente, sia in termini di managerialità e quindi non solo un investimento monetario, che in entrambi i casi c’è stato, ma soprattutto un investimento dedicato a far crescere in un tempo ragionevolmente breve un’azienda affiancandosi a noi.”
In merito agli obiettivi della società, il Ceo sottolinea l’importanza della gratificazione dei dipendenti e dei collaboratori: “L’obiettivo principale è comunque la soddisfazione delle persone che lavorano con noi perché, secondo me, spesso l’imprenditore si focalizza sull’importanza dei clienti, mentre noi puntiamo alla cura delle persone che lavorano per noi, di modo che poi possano prendersi cura dei nostri clienti. Credo che questo approccio sia molto importante.”
A cui aggiunge: “Siamo un gruppo che ha voglia di crescere. Il primo obiettivo, diciamo neanche tanto in là del tempo, è quello di arrivare ad avere una valorizzazione di fatturato di 50 milioni e speriamo che poi la Borsa ci venga dietro nella valorizzazione dell’azienda.”
Le strategie per aumentare il valore del titolo in Borsa vedono la società già impegnata ad inviare al mercato un segnale di apprezzamento dell’investimento diretto nei titoli della stessa: “L’incremento del valore del titolo è uno dei nostri obiettivi, soprattutto nel 2024. Abbiamo già iniziato a fare un sostanziale buy back perché crediamo nell’azienda: crediamo nella sua capacità di produrre utili ed Ebitda nel futuro e quindi siamo i primi che stiamo comprandoci le nostre azioni.
In questo momento il valore di mercato che le società di analisi ci hanno dato è attorno agli 8 / 8,50 euro, anche se personalmente ritengo che sia molto basso, e il titolo però purtroppo naviga in questo momento attorno a 2,50 euro. Quindi crediamo e siamo disponibili ad andare avanti nel buy back affinché il nostro titolo ritorni ad un valore più elevato. In questo momento abbiamo autorizzato un certo importo fino al 2024 e, se dovesse essere necessario, faremo di tutto per superare i 4 euro e poi andare verso un valore più adeguato alla nostra azienda”, conclude Alfio Bardolla.
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