Seduta positiva per i principali listini asiatici dopo la chiusura tonica di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,2 e lo 0,3%, in linea con Hong Kong (+0,2%). Meglio il Giappone, in riapertura dopo la festività, con Nikkei a +1,2% e Topix a +0,8%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +2,2%, lo S&P500 a +1,4% e il Dow Jones a +0,6%.
Resta l’attenzione sulle banche centrali in scia all’annuncio di un funzionario dell’istituto cinese secondo cui le autorità sono pronte ad allentare ulteriormente la propria politica tagliando le riserve ufficiali delle banche.
Occhi anche sul fronte macro con la diffusione dei prezzi al consumo della regione di Tokyo di dicembre che hanno rallentato, per il secondo mese consecutivo, attestandosi a +2,4% a/a, al di sotto del consensus (+2,5%) e della lettura precedente (+2,7% rivisto da +2,6%). Dati che confermano sostanzialmente la visione della Banca del Giappone secondo cui le pressioni sui prezzi, determinate dalle importazioni, si stanno attenuando.
Sempre in tema inflazione, cresce l’attesa per i dati sui prezzi al consumo statunitensi che verranno diffusi giovedì e che dovrebbero fornire nuovi segnali sull’outlook della Federal Reserve.
La policy maker della Fed, Michelle Bowman, ha intanto affermato che se l’inflazione continuerà a scendere e ad avvicinarsi nel tempo all’obiettivo del 2%, sarà opportuno iniziare a ridurre il tasso ufficiale per evitare che la politica diventi eccessivamente restrittiva.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,095 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 144,0. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 76,3 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 70,8 dollari.