Avvio incerto per le principali borse europee con l’attenzione che resta focalizzata sull’agenda macroeconomica, la politica monetaria e le relazioni internazionali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 30.440 punti, meglio di Ibex35 di Madrid (-0,3%), Ftse 100 di Londra (-0,2%), Cac 40 di Parigi (-0,1%) e Dax di Francoforte (0,0%).
Cresce l’attesa per i dati sull’inflazione statunitense e cinese, in uscita nei prossimi giorni, oltre che per l’avvio della stagione delle trimestrali americane che partirà venerdì con big del settore finanziario tra cui JPMorgan e Citigroup.
Numeri che dovrebbero fornire agli investitori nuovi spunti per avere un quadro più preciso sulle prossime decisioni delle banche centrali.
Da monitorare oggi quanto emergerà dagli interventi del vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, del membro del comitato esecutivo, Isabel Schnabel, e del presidente della Federal Reserve di New York, John Williams.
Dall’agenda macroeconomica odierna, la produzione industriale francese di novembre ha rallentato meno delle attese a +0,6% a/a (consensus +0,3%) dal +2% di ottobre (rivisto da +1,8%). Anno su anno la produzione manifatturiera ha virato a -0,9% dal precedente +1,2% (rivisto da +1%).
Occhi in mattinata anche sulle vendite al dettaglio italiane di novembre e, nel pomeriggio, oltreoceano, sulle richieste mutui MBA e le scorte all’ingrosso (novembre finale).
Sul fronte geopolitico, in un clima già appesantito dalle tensioni in Ucraina e Medio Oriente, la Cina ha ribadito che è pronta a proseguire con “legami militari sani e stabili con gli Stati Uniti sulla base di uguaglianza e rispetto”, esortando comunque Washington ad “affrontare le preoccupazioni della Cina”, aggiungendo che “non scenderà a compromessi su Taiwan”.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,093 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 145,0. Tra le materie prime, petrolio stabile con il Brent a 77,6 dollari al barile e il Wti a 72,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 165 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.
Tornando a Piazza Affari, denaro in avvio su Iveco (+1,8%), Finecobank (+1,8%), in scia ai dati sulla raccolta di dicembre, e Cucinelli (+1,1%). Crolla invece Campari (-5,8%) dopo il collocamento di azioni ordinarie per circa 650 milioni e obbligazioni convertibili senior unsecured con scadenza al 2029 per 550 milioni. Giù anche Recordati (-0,9%), MPS e Terna (-0,6%).