Le borse europee proseguono sottotono a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano misti poco distanti dalla parità.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 30.369 punti, debole come Dax di Francoforte (-0,02%), Cac 40 di Parigi (-0,05%), Ibex35 di Madrid (-0,2%) e Ftse 100 di Londra (-0,3%).
Cresce l’attesa per i dati sull’inflazione statunitense e cinese, in uscita nei prossimi giorni, oltre che per l’avvio della stagione delle trimestrali americane che partirà venerdì con big del settore finanziario tra cui JPMorgan e Citigroup.
Numeri che dovrebbero fornire agli investitori nuovi spunti per avere un quadro più preciso sulle prossime decisioni delle banche centrali.
Da monitorare oggi quanto emergerà dagli interventi del vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, del membro del comitato esecutivo, Isabel Schnabel, e del presidente della Federal Reserve di New York, John Williams.
In particolare, De Guindos, in occasione della 14a edizione dell’Investors Day in Spagna, ha affermato che nel 2023 sono stati compiuti molti progressi nel contenimento dell’inflazione, tuttavia, occorre fare di più per garantire un ritorno tempestivo e sostenibile dell’inflazione al nostro obiettivo a medio termine del 2%.
Dall’agenda macroeconomica odierna, la produzione industriale francese di novembre ha rallentato meno delle attese a +0,6% a/a (consensus +0,3%) dal +2% di ottobre (rivisto da +1,8%). Anno su anno la produzione manifatturiera ha virato a -0,9% dal precedente +1,2% (rivisto da +1%).
Sempre a novembre, in Italia, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% su base mensile, in linea con il dato di ottobre. Su base annua, il dato ha segnato una crescita dell’1,5%, in accelerazione rispetto al +0,5% del mese precedente, rivisto da 0,3%.
Occhi nel pomeriggio, oltreoceano, sulle richieste mutui MBA e le scorte all’ingrosso (novembre finale).
Sul fronte geopolitico, in un clima già appesantito dalle tensioni in Ucraina e Medio Oriente, la Cina ha ribadito che è pronta a proseguire con “legami militari sani e stabili con gli Stati Uniti sulla base di uguaglianza e rispetto”, esortando comunque Washington ad “affrontare le preoccupazioni della Cina”, aggiungendo che “non scenderà a compromessi su Taiwan”.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,095 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 145,0. Tra le materie prime, petrolio stabile con il Brent a 77,6 dollari al barile e il Wti a 72,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette di circa un punto base a 164 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Iveco (+2,7%), Finecobank (+2,1%), in scia ai dati sulla raccolta di dicembre, e Ferrari (+1,2%). Crolla invece Campari (-5,3%) dopo il collocamento di azioni ordinarie per circa 650 milioni e obbligazioni convertibili senior unsecured con scadenza al 2029 per 550 milioni. Giù anche TIM (-1,9%), Tenaris e Terna (-1,7%).