Mercati – Europa rallenta a metà seduta in attesa inflazione Usa, Piazza Affari +0,2%

Le borse europee rallentano moderatamente a metà seduta allineandosi ai futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 30.507 punti, poco distante da Ibex35 di Madrid (+0,3%), Dax di Francoforte (+0,2%), Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Lo sguardo resta concentrato sui prezzi al consumo statunitensi, in calendario oggi pomeriggio, con un indice core su base annua previsto in rallentamento al +3,8% di dicembre dal +4% del mese precedente, e che dovrebbero fornire agli investitori nuovi spunti utili a determinare le prossime mosse della Federal Reserve.

Un ulteriore allentamento delle pressioni sui prezzi sosterebbe da un lato l’aspettativa sui futuri tagli dei tassi di interesse da parte della Fed ma dall’altro potrebbe alimentare la volatilità dei mercati.

Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha intanto affermato che i funzionari devono osservare più segnali di raffreddamento dell’economia prima di ridurre i tassi, ammettendo comunque che l’attuale livello di politica monetaria è adeguato per riportare l’inflazione al target del 2% fissato dall’istituto.

Dall’agenda macroeconomica, a novembre la produzione industriale italiana ha registrato un calo dell’1,5% su base mensile, rispetto al -0,2% delle attese e di ottobre. La variazione rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una riduzione del 3,1%, dopo il -1,1% di ottobre.

Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,097 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 145,5. Tra le materie prime, il petrolio accelera con il Brent (+1,6%) a 78 dollari al barile e il Wti (+1,7%) a 72,6 dollari, ancora in scia alle persistenti tensioni in Medio Oriente.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 158 punti (-2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.

Tornando a Piazza Affari, corre ancora Iveco (+6,1%) dopo la conferma del ‘buy’ da parte di Goldman Sachs, seguita da Leonardo, Cucinelli e Ferrari (+1,6%). In coda invece MPS (-2,7%), Saipem (-1,6%) e A2A (-1,2%).