Avvio in denaro per le principali borse europee con l’attenzione che resta focalizzata sull’agenda macroeconomica e la politica monetaria.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 30.674 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Ibex35 di Madrid (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e Dax di Francoforte (+0,7%).
Cresce l’attesa per i dati sull’inflazione statunitense che aiuteranno a chiarire il percorso della politica della Federal Reserve.
Gli economisti seguiti da Bloomberg prevedono che l’inflazione core su base annua scenderà al 3,8% nei dati di dicembre rispetto al 4% del mese precedente.
Nel frattempo, il presidente della Fed Bank di New York, John Williams, ha detto che i funzionari della Fed hanno bisogno di vedere più segnali di raffreddamento nell’economia prima di ridurre i tassi, ma ha notato che gli attuali livelli politici sono adeguati per riportare l’inflazione al target della banca centrale.
Il tono dei commenti è stato diverso da quello del 15 dicembre scorso, quando aveva affermato che la questione a breve termine era se la politica fosse “sufficientemente restrittiva” per garantire che l’inflazione tornasse al 2%. All’epoca, aveva aggiunto anche che i funzionari non stavano “realmente parlando di tagli ai tassi”.
In Cina, la banca centrale ha discusso con vari economisti come aumentare l’efficacia dell’allentamento monetario.
Domani lo sguardo si sposterà sull’inflazione del gigante asiatico e sull’inizio della stagione delle trimestrali statunitensi che prenderà il via con big del settore finanziario tra cui JPMorgan e Citigroup.
Sul fronte macro, intanto, a novembre il Leading Index (preliminare) del Giappone si è attestato a 107,7 punti, in calo oltre le attese (107,9 punti) rispetto ai 108,9 punti di ottobre. Atteso a breve il dato sulla produzione industriale italiana di novembre.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,097 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 145,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 77,4 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 71,9 dollari, in scia al persistere delle tensioni in Medio Oriente.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 161 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.
Tornando a Piazza Affari, denaro in avvio su Iveco (+3,8%), Stellantis (+1,5%), Cucinelli (+1,4%), STM (+1,2%). Arretrano in particolare Inwit (-0,8%) e Moncler (-0,7%).