Avvio perlopiù in moderato rialzo a Wall Street, in scia alla pubblicazione dei dati sull’inflazione Usa.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones scambia intorno alla parità.
Focus principale sull’inflazione americana, in accelerazione oltre le attese: a dicembre, infatti, l’indice dei prezzi al consumo è salito del 3,4% anno su anno, rispetto al 3,1% di novembre e al 3,2% delle attese. Su base mensile, il CPI è aumentato dello 0,3%, rispetto allo 0,1% del mese precedente e allo 0,2% del consensus.
Prescindendo da elementi volatili quali cibo ed energia, l’inflazione Core ha invece registrato un lieve rallentamento dal 4,0% al 3,9% annuo, dato comunque sopra le attese (+3,8%); su base mensile, il CPI Core è salito dello 0,3%, come previsto e stabile rispetto a novembre.
Restando sul fronte macro ma dal lato del mercato del lavoro, nella settimana al 6 gennaio le nuove richieste di disoccupazione sono risultate pari a 202mila, sotto le attese (210mila) e appena inferiori alle 203mila della settimana precedente (dato rivisto da 202mila).
Al via questa settimana anche la stagione delle trimestrali, con l’attenzione rivolta venerdì ai conti dei colossi bancari, tra cui JP Morgan e Citi Group.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a quota 1,095, mentre il dollaro/yen sale a 146,2. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,2%) a 78,5 dollari e il Wti (+2,4%) a 73,1 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,36% e al 4,05%.