Pomeriggio in calo per i tassi europei con l’attenzione focalizzata sull’inflazione Usa e dopo l’asta di Btp. Comunicati inoltre i dettagli dell’emissione del nuovo BTP a 7 anni e della riapertura del BTP a 30 anni.
I principali listini continentali viaggiano incerti con il Ftse Mib a +0,1%.
A dicembre l’indice dei prezzi al consumo negli Usa ha registrato una variazione mensile del +0,3%, al di sopra del +0,2% del consensus e del +0,1% del mese precedente. Anno su anno l’inflazione si è attestata, ai massimi degli ultimi tre mesi, al 3,4%, superiore alle attese (+3,2%) e al dato del mese precedente (+3,1%).
Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, ha evidenziato un aumento dello 0,3% su base mensile, in linea al consensus e a novembre. Su base annua il dato ha registrato un +3,9%, rallentando meno delle attese (+3,8%) dal +4% del mese precedente.
Dati che contribuiscono a smorzare l’ottimismo degli investitori sugli attesi tagli ai tassi di interesse nei prossimi mesi da parte della Federal Reserve.
Tornando all’obbligazionario, il Tesoro ha collocato Btp a 3 anni con scadenza 15 febbraio 2027 per l’intero ammontare offerto di 4 miliardi, con un rapporto di copertura di 1,48 e un rendimento lordo del 3,03%.
Inoltre, ha comunicato i dettagli del collocamento tramite sindacato del nuovo BTP a 7 anni e della riapertura del BTP a 30 anni.
L’importo complessivo emesso il 9 gennaio è stato pari a 15 miliardi di euro mentre la domanda ha superato i 155 miliardi, di cui circa 75 miliardi per il nuovo titolo a 7 anni e oltre 80 miliardi per il 30 anni.
Gli investitori che hanno partecipato al sindacato sono stati oltre 270 per il BTP a 7 anni, con scadenza il 15 febbraio 2031, mentre circa 385 hanno preso parte alla riapertura del BTP 30 anni in corso di emissione con scadenza 1° ottobre 2053.
Nel frattempo il tasso del decennale italiano cala al 3,77% (-4 bp), con uno spread a 160 punti, mentre quello sul T-Bond oscilla a 4,03%.