Utility (+0,1%) – Hera (+1,1%), Enel (+0,6%) e A2A (+0,3%) sono le Blue Chips preferite dagli investitori

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,1% rispetto al -0,4% del corrispondente europeo e al +0,1% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso poco mossi, con Wall Street appena sopra la parità dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 162 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,83%.

Tra le Large Cap del comparto Hera (+1,1%), Enel (+0,6%) e A2A (+0,3%) sono state le migliori.

Nel periodo compreso tra il 2 e il 5 gennaio 2024 Enel (+0,6%) ha acquistato 252.600 azioni proprie al prezzo medio ponderato per il volume di 6,6808 euro ciascuna, per un controvalore complessivo di 1.687.568,830 euro.

Tra le Mid Cap, Industrie De Nora ha terminato le contrattazioni a -0,1%, Ascopiave a -0,7%, Iren a -1,1%, Alerion Clean Power a -1,3% e Acea anch’essa a -1,3%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Greenthesis (+2,3%) e Edison Rsp (-0,5%) mentre Eems (-8,3%) è risultata la peggiore.

EEMS Italia, facendo seguito a quanto comunicato l’8 gennaio 2023, ha renso noto che sono state emesse 50.000.000 nuove azioni in favore di Negma Group, derivanti dalla conversione di 5 obbligazioni emesse il 24 ottobre 2023 nel contesto della prima porzione della quinta tranche del prestito obbligazionario convertibile deliberato dall’assemblea straordinaria del 24 ottobre 2022. Negma Group Investment ha richiesto la conversione di 4 obbligazioni emesse il 27 ottobre 2023, per un controvalore di 40.000 euro, nel contesto della quinta tranche del prestito obbligazionario convertibile (POC) in azioni quotate EEMS (-8,3%) riservato e deliberato dall’assemblea straordinaria il 24 ottobre 2022.