Le borse europee chiudono positive, mente Wall Street procede sotto la parità dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,7% a 30.471 punti, in rialzo come il Cac 40 di Parigi (+1,0%), il Dax di Francoforte (+1,0%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,6%, il Nasdaq e lo S&P 500 lo 0,2%.
I dati sotto le attese dei prezzi alla produzione statunitensi, diffusi oggi pomeriggio, con un indice a -0,1% m/m e +1% a/a, a fronte di un consensus rispettivamente a +0,1% e +1,3%, sostengono l’ottimismo dei mercati.
Dati che smorzano le incertezze generate ieri dall’inflazione Usa e che rafforzano l’aspettativa sui tagli ai tassi per quest’anno da parte della Federal Reserve.
Lo sguardo resta nel contempo focalizzato sulla stagione delle trimestrali che ha preso il via oggi con una serie di risultati nel settore bancario, oltre che sulle questioni geopolitiche, con Washington e Londra che hanno lanciato nella notte un attacco contro gli Houthi nello Yemen, due giorni dopo che i ribelli hanno rigettato un ultimatum per fermare i raid contro le imbarcazioni nel Mar Rosso.
Dall’agenda macroeconomica europea, l’indice dei prezzi al consumo francese finale di dicembre ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile, in linea alle attese e al dato preliminare. Anno su anno il dato ha registrato un incremento del 3,7%, rispettando anche in questo caso consensus e preliminare.
A novembre la bilancia commerciale del Regno Unito ha evidenziato un deficit di 1,41 miliardi di sterline, a fronte dei 3,0 miliardi delle attese e dopo il disavanzo di 3,2 miliardi di ottobre (rivisto da 4,48 mld).
Nello stesso mese, la produzione industriale oltremanica ha registrato una crescita dello 0,3% su base mensile, in linea con le attese e dopo il -1,3% di ottobre. Su base annua, il dato ha mostrato un calo dello 0,1%, rispetto al +0,7% e al -0,5% del mese precedente.
Sempre nel Regno Unito, la produzione manifatturiera ha riportato a novembre una crescita dello 0,4% su base mensile, oltre il consensus (+0,3%) e dopo il -1,2% di ottobre. Su base annua, la variazione è stata positiva per l’1,3%, in accelerazione rispetto al +0,2% del mese precedente ma al di sotto delle attese (+1,7%).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,096, il cambio dollaro/yen a 144,9. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 78,5 dollari e il Wti (+0,9%) a 73,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 159 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,73%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Terna (+3,6%), Recordati (+3,5%), Prysmian (+3,4%), Saipem (+2,8%). Chiudono in coda invece Stellantis (-0,8%), Stmicroelectronics (-0,5%), Diasorin (-0,4%), Pirelli (-0,4%).