Mercati – Eurolistini procedono sostenuti a metà seduta con Piazza Affari a +0,9%

Le borse europee procedono in denaro a metà seduta, mentre i futures di Wall Street viaggiano cauti.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 30.530 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,8%) l’Ibex35 di Madrid (+0,9%) e il Cac 40 di Parigi (+1%).

Gli investitori stanno metabolizzando le letture sull’inflazione statunitense diffuse ieri pomeriggio con un indice dei prezzi al consumo aumentato più del previsto a dicembre, mentre il dato core è diminuito, anche se meno del consensus.

Le aspettative di un taglio ai tassi entro marzo sono aumentate leggermente tornando ai livelli di fine 2023.

Una prospettiva respinta invece dalla presidente della Federal Reserve di Cleveland, Loretta Mester, secondo la quale i dati sull’inflazione dimostrano come i funzionari abbiano ancora molto lavoro da fare.

Oggi l’attenzione si sposterà sull’inizio della stagione delle trimestrali che prenderà il via con i conti di big del settore finanziario tra cui JP Morgan, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo.

Dall’agenda macroeconomica odierna, emerge che a novembre la produzione industriale nel Regno Unito registra una crescita dello 0,3% su base mensile, in linea con le attese e dopo il -1,3% di ottobre (rivisto da -0,8%). Su base annua, il dato mostra un calo dello 0,1%, rispetto al +0,7% e al -0,5% del mese precedente (rivisto da 0,4%).

Sempre a novembre la produzione manifatturiera riporta un dato in crescita dello 0,4% su base mensile, oltre il consensus (+0,3%) e dopo il -1,2% di ottobre (rivisto da -1,1%). Su base annua, la variazione è positiva per l’1,3%, in accelerazione rispetto al +0,2% del mese precedente (rivisto da +0,8%) ma al di sotto delle attese (+1,7%).

Occhi nel pomeriggio ai dati sui prezzi alla produzione Usa di dicembre.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,096e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 145,1. Tra le materie prime, petrolio ancora in forte rialzo con il Brent (+4,1%) a 80,6 dollari al barile e il Wti (+4,3%) a 75,1 dollari, dopo che Stati Uniti e alleati hanno attaccato militarmente i ribelli Houthi nello Yemen in risposta alle aggressioni da parte di questi ultimi alle navi nel Mar Rosso.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa quattro punti base a 159 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,74%.

Tornando a Piazza Affari, denaro su Saipem e Bper (+2,9%), MPS (+2,7%) e Iveco (+2,4%), in territorio negativo solo Pirelli (-0,3%), TIM (-0,2%) e Inwit (-0,1%).