Le borse europee procedono in flessione a metà seduta, mentre i futures di Wall Street viaggiano sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 30.388 punti, debole come l’Ibex35 di Madrid (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%). Wall Street oggi rimarrà chiusa per la ricorrenza del Martin Luther King Day.
Le azioni europee sono scese mentre gli operatori valutavano le prospettive per la politica monetaria in vista di una serie di discorsi dei politici al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, che prende avvio oggi.
Secondo un sondaggio di economisti di Bloomberg, la Banca Centrale Europea abbasserà i tassi di interesse quattro volte quest’anno poiché l’inflazione si sta ritirando più rapidamente di quanto previsto in precedenza. Ma il capo economista della BCE, Philip Lane, ha smorzato le aspettative di un rapido allentamento quando ha affermato in un’intervista pubblicata nel fine settimana che tagliare i tassi troppo presto sarebbe “autolesionista”.
Sul punto, nuovi spunti potrebbero arrivare dal discorso del membro del Consiglio direttivo della BCE, Robert Holzmann, che parlerà oggi a Davos.
In settimana l’attenzione si concentrerà, oltre che sul proseguimento della stagione delle trimestrali, anche su una serie di dati macroeconomico tra cui l’inflazione tedesca e del Regno Unito.
Focus anche sul discorso di domani del funzionario della Federal Reserve, Christopher Waller, dopo che la scorsa settimana i policy maker hanno tentato di mitigare qualsiasi aspettativa di un imminente taglio ai tassi.
In Asia, occhi su Taiwan dopo che il Partito Democratico Progressista ha vinto le elezioni presidenziali e il partito Kuomintang, più favorevole alla Cina, che ha ottenuto troppo pochi seggi per controllare l’assemblea.
Nel frattempo, sul fronte macro, a novembre la bilancia commerciale italiana ha evidenziato un surplus di 3,89 miliardi, in calo rispetto ai 4,73 miliardi di ottobre (dato rivisto da 4,7 mld).
Secondo l’Eurostat, a novembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale della zona euro su base mensile è sceso dello 0,3%, in linea con le attese e rispetto al -0,7% di ottobre. Su base annua e corretto per l’effetto calendario, l’indice ha segnato una contrazione del 6,8%, in peggioramento oltre le attese (-6,0%), dopo il -6,6% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,094 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 145,7. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,7%) a 77,8 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 72,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale di circa un punto base a 156 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,79%.
Tornando a Piazza Affari, denaro in particolare su Iveco (+2,9%), seguita da Banca Mediolanum (+2,1%) e Azimut (+1,3%), mentre scivolano in coda Saipem (-2,1%), in scia alla sospensione temporanea per Saipem SA e Saipem do Brasil a contrarre con PA brasiliana, A2A (-2%), MPS e Nexi (-1,5%).