Avvio negativo per le principali borse europee ancora in scia ad alcune dichiarazioni hawkish provenienti dalla Bce.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1% a 30.020 punti, in calo come l’Ibex35 di Madrid (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,8%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).
Sul sentiment pesano le dichiarazioni di alcuni funzionari della Banca Centrale Europea che hanno smorzato le aspettative su rapidi tagli ai tassi di interesse.
Tra questi, il membro del Consiglio direttivo dell’Eurotower, Robert Holzmann, secondo cui i tagli non sono garantiti per quest’anno a causa dell’inflazione persistente e dei rischi geopolitici. Parole che fanno eco alle quelle pronunciate dalla presidente della BCE Christine Lagarde la quale ha avvertito che è troppo presto per parlare di una riduzione del costo del denaro.
Oggi lo sguardo si sposterà sul discorso del governatore della Federal Reserve Christopher Waller.
In Asia, Ping An Bank ha inserito 41 aziende in un elenco di sviluppatori immobiliari idonei a ricevere il suo sostegno finanziario, l’ultima mossa di una campagna di salvataggio sempre più ampia per il settore cinese sotto pressione.
Il fondo sovrano nazionale da 1,24 trilioni di dollari ha anche promesso di contribuire alla mitigazione del rischio e alla stabilizzazione del mercato nel 2024, ultimo segnale di un ruolo maggiore delle società statali nel sostenere il mercato azionario cinese in crisi.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a dicembre l’indice dei prezzi al consumo finale tedesco ha registrato un +0,1% su base mensile, in linea alla rilevazione preliminare e alle attese. Su base annua, l’indice ha riportato un progresso del 3,7%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus. Infine, il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue si è attestato a +0,2% su base mensile e a +3,8% su base annua, confermando in entrambi i casi la prima lettura e le stime.
A dicembre l’indice dei prezzi alla produzione in Giappone ha riportato una variazione nulla su base annua, a fronte del -0,3% del consensus e del +0,3% del mese precedente. Su base mensile, l’indice ha registrato un incremento dello 0,3%, in linea con il dato di novembre (rivisto da +0,2%) e rispetto alla variazione nulla delle attese.
Occhi stamane, sull’Inflazione armonizzata italiana UE finale di dicembre, l’indice ZEW di gennaio di Germania ed Eurozona, mentre nel pomeriggio, l’attenzione si sposterà sull’indice manifatturiero New York Empire State di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,091 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 146,1. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,3%) a 77,9 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 72,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 157 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,79%.
Tornando a Piazza Affari, tengono in avvio solo Campari (+0,6%) e Iveco (+0,4%) mentre scivolano in coda Banco Bpm (-2,9%), Stellantis e Finecobank (-1,7%).