Le borse europee procedono in territorio negativo a metà seduta, mentre i futures di Wall Street viaggiano sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 30.143 punti, in calo come il Ftse 100 di Londra (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,6%) e l’Ibex35 di Madrid (-1%).
Sul sentiment pesano le dichiarazioni di alcuni funzionari della Banca Centrale Europea che hanno smorzato le aspettative su rapidi tagli ai tassi di interesse.
Tra questi, il membro del Consiglio direttivo dell’Eurotower, Robert Holzmann, secondo cui i tagli non sono garantiti per quest’anno a causa dell’inflazione persistente e dei rischi geopolitici. Parole che fanno eco alle quelle pronunciate dalla presidente della BCE, Christine Lagarde, la quale ha avvertito che è troppo presto per parlare di una riduzione del costo del denaro.
Oggi lo sguardo si sposterà sul discorso del governatore della Federal Reserve Christopher Waller, dopo che la scorsa settimana i policy maker hanno tentato di mitigare qualsiasi aspettativa di un imminente taglio ai tassi.
In Asia, Ping An Bank ha inserito 41 aziende in un elenco di sviluppatori immobiliari idonei a ricevere il suo sostegno finanziario, l’ultima mossa di una campagna di salvataggio sempre più ampia per il settore cinese sotto pressione.
Il fondo sovrano nazionale da 1,24 trilioni di dollari ha anche promesso di contribuire alla mitigazione del rischio e alla stabilizzazione del mercato nel 2024, ultimo segnale di un ruolo maggiore delle società statali nel sostenere il mercato azionario cinese in crisi.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a dicembre l’indice dei prezzi al consumo finale tedesco ha registrato un +0,1% su base mensile, in linea alla rilevazione preliminare e alle attese. Su base annua, l’indice ha riportato un progresso del 3,7%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus. Infine, il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue si è attestato a +0,2% su base mensile e a +3,8% su base annua, confermando in entrambi i casi la prima lettura e le stime.
Sempre in Germania, a gennaio, l’indice ZEW sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi migliora a 15,2 punti (consensus 11,7 punti) dai 12,8 punti registrati a dicembre.
A livello di Eurozona, l’indice Zew di gennaio relativo alle aspettative di crescita economica è sceso a 22,7 punti rispetto ai 23 punti di dicembre.
Infine, on Italia, secondo la lettura finale, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato a dicembre un rialzo dello 0,5% su base annua, confermando il dato preliminare e le attese. La lettura finale di novembre indicava un incremento dello 0,6%.
Occhi nel pomeriggio sull’indice manifatturiero New York Empire State di gennaio.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,088 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 146,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 78,8 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 73,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund stabile a 157 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,79%.
Tornando a Piazza Affari, denaro su MPS (+1%), Saipem (+0,9%), Campari (+0,6%) e Mediobanca (+0,5%), mentre scivolano in coda Banco Bpm (-2%), Stellantis (-1,8%), Amplifon e Diasorin (-1,5%).