Avvio in calo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alla Fed e alle trimestrali.
Nel dettaglio, dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,7%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,6%.
Gli investitori restano intenti a monitorare le prossime mosse della Fed e la traiettoria futura della politica monetaria: attese oggi le parole del governatore della Federal Reserve Christopher Waller, dopo i tentativi della scorsa settimana da parte dei policy maker della Fed di mitigare qualsiasi aspettativa di un imminente taglio ai tassi.
Lo sguardo è poi rivolto alle trimestrali e ai conti delle grandi banche: nel 2023 Goldman Sachs ha registrato un utile netto di 8,5 miliardi di dollari, in calo del 24% rispetto al 2022 e al livello più basso dal 2019. Tuttavia, con riferimento al solo quarto trimestre 2023, l’utile è salito del 51% a 2 miliardi.
In calo anche i profitti annui di Morgan Stanley, scesi del 17,6% a 9,1 miliardi di dollari nel 2023. Nel solo quarto trimestre 2023 l’utile netto è passato da 2,2 a 1,5 miliardi, evidenziando una contrazione del 32%.
Sul fronte macro, l’indice Empire State Manufacturing che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York è sceso a gennaio a -43,7 punti dai -14,5 di dicembre, contro le attese che davano un recupero a -5,0 punti.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a quota 1,088, mentre il dollaro/yen sale a 146,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,8%) a 78,8 dollari e il Wti (+0,4%) a 73,1 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,19% e al 4,01%.