Avvio in ribasso a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare agli ultimi dati economici. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,7%, il Dow Jones lo 0,3%.
Le parole pronunciate ieri dal governatore della Federal Reserve Christopher Waller, il quale ha invitato alla cautela circa il ritmo dell’allentamento della stretta monetaria, hanno contribuito a smorzare l’ottimismo per quanto riguarda i tagli ai tassi d’interesse da parte della Fed previsti quest’anno.
Nonostante il primo taglio sia ancora atteso dagli operatori già per il meeting FOMC di marzo, i mercati scontano ora tale scenario con una probabilità di circa il 60%, rispetto all’80% di venerdì scorso.
Nel frattempo, dall’agenda macroeconomica odierna, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno evidenziato a dicembre un incremento dello 0,6%, in accelerazione rispetto al +0,3% del mese precedente e oltre le attese (+0,4%).
Nello stesso mese, la produzione industriale Usa è salita dello 0,1%, rispetto al -0,1% delle attese e alla variazione nulla di novembre.
Sempre sul fronte macro, la Mortgage Bankers Association ha reso noto che nella settimana al 12 gennaio le richieste di mutui ipotecari in America hanno registrato un incremento del 10,4% dopo il +9,9% della settimana precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a quota 1,086, mentre il dollaro/yen sale a 147,9. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,7%) a 77,0 dollari e il Wti (-1,9%) a 71,1 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,34% e al 4,10%.