Le principali borse europee proseguono positive nel pomeriggio con l’andamento perlopiù in rialzo di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1% a 30.395 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+1,2%) e il Dax di Francoforte (+0,8%). Più cauti, invece, l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%). Oltreoceano, il Nasdaq sale dell’1,1%, lo S&P500 dello 0,5% mentre il Dow Jones è invariato.
Focus sul nuovo intervento odierno della presidente della Bce, Christine Large, al Forum di Davos, dopo che i verbali relativi all’ultima riunione dell’Eurotower, diffusi nel primo pomeriggio, hanno evidenziato l’unanimità del consiglio direttivo circa la politica dei tassi di interesse e la conferma che il processo di disinflazione è in atto, sebbene sia troppo presto per dichiarare terminato il contrasto all’inflazione dell’Eurozona.
Gli investitori monitorano nel contempo i segnali provenienti dalla Federal Reserve dopo che il presidente dell’istituto di Atlanta, Raphael Bostic, ha ribadito di non aspettarsi tagli ai tassi fino al terzo trimestre e alla luce dei dati macroeconomici di oggi pomeriggio che hanno confermato ancora una volta la resilienza del mercato del lavoro statunitense.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono infatti calate ai minimi da settembre 2022 a 187mila unità a fronte delle 205mila unità del consensus e delle precedenti 203mila unità (dato rivisto da 202mila unità).
Sempre sul fronte macro, a gennaio l’indice di fiducia commerciale dei produttori del distretto di Philadelphia si è attestato a -10,6 punti rispetto ai -6,5 punti delle attese e ai -12,8 punti del mese di dicembre (rivisto da -10,5).
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,086 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 148,0. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+0,5%) a 78,3 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 73,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 156 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Bper (+4%), seguita da STM (+3,8%) in scia alla trimestrale sopra le attese della taiwanese Tsmc, e Nexi (+2,9%). In coda invece Amplifon (-2,9%), Campari (-1,4%) e Recordati (-1,3%).